Un giovane di Hong Kong scrive a papa Francesco: Preghi per Hong Kong
Giovanni Pang chiede al papa anche di pregare per il capo dell’esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, anch’essa cattolica, che è “cieca di fronte al grido dei cittadini”. I rischi per i sacerdoti che da Hong Kong “sostengono e sono vicini alle comunità sotterranee in Cina”.
Hong Kong (AsiaNews) – Un giovane di Hong Kong, Giovanni Pang, ha scritto a papa Francesco che chiedergli di inserire nelle sue preghiere i problemi del territorio e la controversa legge sull’estradizione. La lettera è giunta in redazione ieri sera. Stamane, il capo dell’esecutivo, Carrie Lam, cattolica, ha deciso di fermare il processo per il varo della legge. Ma non è detto che essa venga fermata in modo definitivo. Secondo il giovane Pang, se la legge dovesse passare, renderebbe pericoloso il lavoro di molti sacerdoti che aiutano le comunità non ufficiali in Cina, rischiando di essere estradati per subire dei processi ingiusti. La preoccupazione per “il nostro futuro in questa città”.
Giovanni Pang Chenyu è uno dei giovani di Hong Kong che ha incontrato papa Francesco all’Asian Youth Congress di Daejeon (Corea) nel 2014 (v. foto). Egli è stato anche uno dei relatori al simposio di AsiaNews 2018, dal titolo. “Giovani che resistono”.
Santità,
includa Hong Kong nelle sue preghiere. Il capo dell’esecutivo della regione di Hong Kong ad amministrazione speciale, una sorella in Cristo, Carrie Lam, è cieca di fronte al grido dei cittadini di Hong Kong e propone di varare la legge sull’estradizione al Consiglio legislativo.
La legge trova molta opposizione e potrebbe concludersi in un’ingiusta consegna dei cittadini di Hong Kong alla Cina popolare, che adotta un sistema giuridico diverso da qui.
Ancora peggio, se la legge passasse, il clero di Hong Kong, soprattutto quelli che sostengono e sono vicini alle comunità sotterranee in Cina, potrebbero essere trasferiti nel continente, subendo processi ingiusti.
In queste ore, molti cittadini di Hong Kong stanno lottando contro questa ingiusta decisione. Il 9 giugno scorso, un milione di loro sono scesi in strada per chiedere il ritiro della legge. Eppure, questa voce così forte è stata trascurata dal governo di Hong Kong. Il 12 giugno 2019, la polizia ha perfino usato una forza eccessiva e non necessaria contro dimostranti indifesi colpendoli con proiettili di gomma e gas lacrimogeni.
Come cattolici, siamo nella tristezza e profondamente preoccupati sul nostro futuro in questa città e desideriamo che lei, Santità, includa Hong Kong nella sua preghiera. Preghi che il Signore onnipotente garantisca presto giustizia a questa terra, renda tenero il cuore della nostra sorella Carrie Lam e custodisca il nostro popolo al sicuro dalla paura e dalla violenza.
Mi rivolgo a Lei con il più profondo rispetto. Suo obbedientissimo e umilissimo servo,
Giovanni Pang
19/06/2019 11:43
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