17/04/2023, 13.38
INDIA
Invia ad un amico

Un cittadino indiano tra i morti negli scontri in Sudan

Un cattolico originario del Kerala è stato colpito da un proiettile entrato dalla finestra mentre si trovava all'interno della sua casa. Sono più di 4mila gli indiani che si trovano attualmente nel Paese africano piombato nel caos per i combattimenti tra i miliziiani delle Rapid Support Forces e l'esercito locale.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - C’è anche un cittadino indiano tra i morti negli scontri iniziati due giorni fa in Sudan tra le milizie paramilitari delle Rapid Support Forces e l'esercito locale.

L’Ambasciata indiana a Khartum ha reso noto che la vittima si chiama Albert Augustine, aveva 48 anni ed era un cattolico originario del villaggio di Nellippara nel distretto di Kannur, nello Stato indiano del Kerala. Secondo l’Indian Express, l’uomo si era congedato dall’esercito indiano e aveva iniziato a lavorare nel 2022 come capo della sicurezza per il DAL Group, un conglomerato industriale sudanese che si occupa di diversi ambiti nel Paese: agricolo, alimentare, energetico, e dell’educazione.

Augustine era al telefono quando è stato colpito da un proiettile vagante, passato attraverso la finestra aperta del suo appartamento. Proprio pochi giorni prima la sua famiglia lo aveva raggiunto in Sudan per una breve vacanza in occasione della Pasqua.

«La moglie e figli erano con lui quando è stato colpito - racconta ad AsiaNews la sorella, sr. Remya Thomas - l'hanno visto morire davanti ai loro occhi. È stato colpito per caso, è una tragedia. Le autorità indiane si sono mobilitate per dare assistenza e facilitare il rientro della salma. Molte persone hanno fatto sentire la propria vicinanza alla nostra famiglia».

Da sabato si sono susseguiti scontri a fuoco, con bombardamenti ed esplosioni in tutta la capitale sudanese. Il palazzo presidenziale e l’aeroporto della città sono contesi dalle due fazioni militari e da due giorni tutti i voli sono bloccati. Secondo i medici sono attualmente più di 50 le vittime e quasi 600 i feriti.

La situazione in Sudan viene seguita con particolare apprensione anche a New Delhi per la presenza di almeno 4mila cittadini indiani nel Paese, 1200 dei quali si sono stabiliti a Khartum da diversi decenni. Sabato 15 aprile l’ambasciata indiana aveva diffuso un comunicato con il quale invitava tutti i propri cittadini a non uscire di casa e a prendere le dovute precauzioni con effetto immediato.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Ora Meriam è accusata di aver falsificato i documenti, rischia cinque anni di carcere
25/06/2014
Pechino interviene in via diretta per trattare la liberazione dei cinesi rapiti
30/10/2008
Indiana a Karthoum: bloccata per giorni nella casa dove è morto mio marito
24/04/2023 13:05
Il referendum in Sudan mette in causa il ruolo di Pechino come superpotenza
11/01/2011
Papa Francesco da Juba: basta conflitti, è ora di costruire
03/02/2023 15:56


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”