09/12/2005, 00.00
ASIA
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Un bambino di 5 anni è la 14° vittima per l'influenza aviaria in Thailandia

Confermati altri 2 contagi umani in Cina. Nuovi focolai infettivi nel Vietnam, l'economia del Paese è in crisi.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - Un altro morto per influenza aviaria in Thailandia. In Cina confermati 2 nuovi contagi. In crisi l'economia del Vietnam, devastato dal morbo. Un piano per una strategia comune per far fronte all'epidemia sarà presentato la settimana prossima a Kuala Lumpur nel corso di un vertice dei Paesi dell'Asia orientale maggiormente colpiti.

Thailandia. Pinit Jarusombat, ministro della Sanità, ha confermato che il 7 dicembre c'è stata la 14° vittima per influenza aviaria nel Paese: un bambino di 5 anni del distretto di Ongkharak, nella centrale provincia di Nakhon Nayok, ammalato dal 25 novembre ma ricoverato solo il 1° dicembre. Sotto osservazione 14 familiari e conoscenti, abbattuti 1.800 volatili nella zona, circa 100 km. a nord di Bangkok. La Thailandia dal gennaio 2004 ha avuto 22 malati umani e ha abbattuto oltre 60 milioni di uccelli. L'esportazione di volatili è importante per l'economia dello Stato, che ha incaricato 900 mila volontari di controllare e segnalare ogni caso sospetto.

Vietnam. Nuovi focolai nelle province di Son La e di Quang Tri. Abbattute migliaia di anatre. Da ottobre sono esplosi focolai in 25 delle 64 province e sono stati uccisi oltre 3,1 milioni di polli. I frequenti focolai infettivi causano minori vendite di pollame stimate dagli esperti in 44 milioni di dollari Usa ogni mese, migliaia di agricoltori rischiano il fallimento. "Molti contadini - osserva Jordan Ryan, capo in Vietnam del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite - sono ora sopra la linea della povertà ma i disastri naturali e l'influenza aviaria possono riportarli sotto". "Sono necessarie - ha detto ieri Cao Duc Phat, ministro dell'Agricoltura - iniziative concrete per aiutare i contadini a vendere il pollame e limitare le perdite". Il governo vuole aiutare la vendita del pollame non contagiato, poiché le epidemie hanno colpito la zona settentrionale del Paese, ma da 3 settimane non risultano infezioni nelle province meridionali. Dalla fine del 2003, il Paese ha avuto 93 contagi umani con 42 decessi.

Cina. Il ministro della Sanità ha confermato altri 2 contagi umani. Una bambina di 10 anni della contea di Ziyuan nel Guangxi, che dal 23 novembre mostra i sintomi tipici. In precedenza era morta la sua sorella maggiore, ma non si fecero le analisi per l'influenza aviaria e il corpo è stato cremato. Una contadina di 31 anni della contea di Heishan nel Liaoning, malata dal 30 ottobre, ricoverata in ospedale e dimessa il 29 novembre. Le prime analisi, riferisce il Centro cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie, erano state negative, ma nuovi test hanno confermato la malattia. Sono 5 i contagi umani riconosciuti, ma fonti locali riferiscono molti casi sospetti, per i quali mancano conferme. Da ottobre Pechino ha dichiarato 25 focolai tra il pollame, l'ultimo la settimana scorsa nello Xinjiang. (PB)

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