18/02/2004, 00.00
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Un bambino di 4 anni, vittima dell'influenza aviaria

Bangkok (AsiaNews) – Un bambino di 4 anni è la 7ma vittima dell'influenza aviaria in Thailandia. Lunedì 16 febbraio è stata annunciata una nuova ondata del virus in 9 province. Sono vane le speranze di poter dichiarare il paese esente dalla malattia. Il 13 febbraio sono stati comunicati i risultati di una nuova serie di test. Ieri il Vice-ministro dell'Agricoltura Newin Chidchob ha ammonito la popolazione e i mercati finanziari di prepararsi a notizie più negative. "Abbiamo trovato tracce del virus solo in 14 su 2000 campioni, pari allo 0,7% del totale", ha detto Chidchob. E ha aggiunto: "Si troveranno maggiori tracce del virus nei restanti 8000 campioni".

Il bambino è morto il 3 febbraio nella provincia nord-orientale di Khon Kaen. Charal Trinvithipong, direttore generale del Dipartimento per il Controllo delle Malattie Contagiose, ha detto che le analisi hanno confermato che aveva contratto il virus letale H5N1 dell'influenza aviaria. Fuori Bangkok, sono state trovate centinaia di cicogne morte infettate dal virus H5N1.

L'influenza aviaria ha colpito 10 nazioni asiatiche e ucciso già 20 persone in Vietnam e Thailandia. Più di 80 milioni di volatili sono stati abbattuti in tutti i paesi coinvolti, danneggiando le esportazioni thai di pollame il cui valore si aggira sugli 1,2 miliardi di dollari.

Il virus si è diffuso anche negli Stati Uniti. La Pennsylvania è il terzo stato settentrionale dove sono state trovate tracce del ceppo più lieve in allevamenti di polli. Martedì scorso, il Giappone, dove nel dicembre scorso era stato denunciato un caso isolato d'infezione, ha confermato la morte dei polli di un allevamento della prefettura di Oita, nell'isola di Kyushu. Ma non è ancora chiaro se si tratti del virus H5N1 o di un tipo più lieve.

Lunedì 16 febbraio, le autorità cinesi hanno comunicato il primo caso di contagio a Lhasa, Tibet. Il Laboratorio Nazionale per l'Influenza Aviaria ha anche annunciato 5 nuovi casi nell'Hubei e uno nel Guangdong. Il Ministro dell'Agricoltura ha anche riportato un nuovo caso sospetto a Baicheng (Jilin).

Sempre lunedì è stato confermato un nuovo caso di contagio umano in Vietnam, che nell'ultima settimana non ha riportato infezioni negli allevamenti di polli. Si tratta di un ragazzo di 15 anni della provincia settentrionale di Thanh Hoa. La Banca Mondiale ha dichiarato che l'influenza aviaria può costare al Vietnam fino all'1,8% del Prodotto Interno Lordo, o 690 milioni di dollari USA, se il virus si diffonde tra gli uomini.

Il 26-28 febbraio si svolgerà a Bangkok un incontro di emergenza tra la Fao e il Ministero dell'Agricoltura e delle Cooperative thailandese per discutere come combattere la malattia e rilanciare il settore del pollame. Circa 80 funzionari ed esperti internazionali da 20 paesi parteciperanno alla riunione. Martedì scorso, il Primo Ministro Thaksin Shinawatra ha incontrato i rappresentanti dei maggiori importatori di pollame in Giappone e Unione Europea per convincerli che i polli thailandesi sono sicuri. Un portavoce del governo ha detto che gli importatori erano soddisfatti dei provvedimenti della Thailandia e hanno espresso fiducia che, malgrado la battuta d'arresto, la malattia sarà debellata entro la fine del mese. Ma la Fao ha detto che, nonostante gli sforzi, la crisi è lontana dall'essere risolta ed è pericoloso fissare delle scadenze.

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