Ucraina, rilasciati gli osservatori Osce: stanno tutti bene
Kiev (AsiaNews) - I sette osservatori internazionali presi in ostaggio una settimana fa nell'Ucraina orientale sono stati rilasciati questa mattina. Insieme a loro sono stati liberati anche altri 5 funzionari ucraini, collegati all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). I separatisti filo-russi nella città di Sloviansk, responsabili del sequestro, hanno dichiarato che il rilascio è avvenuto "senza condizioni". Il gruppo di rilasciati è in buone condizioni.
Nel frattempo, però, continuano le violenze nell'area: Kiev ha rilanciato le azioni militari contro i separatisti, e nella regione si registrano scontri di diversa entità. La Russia, accusata dai governi occidentali di essere il "motore" degli scontri, ha dichiarato di "non avere alcuna influenza sui separatisti". Mosca ha inoltre puntato il dito contro il governo ucraino, a suo dire responsabile delle violenze avvenute ieri nella città sud-occidentale di Odessa che hanno provocato almeno 40 vittime.
Vladimir Lukin, inviato del Cremlino per negoziare il rilascio dei funzionari Ocse, ha dichiarato: "Spero che la decisione volontaria presa dai separatisti venga ricompensata da Kiev. Vorrei molto vedere la fine delle azioni militari". Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Putin, ha aggiunto: "Da ora la Russia ha di fato perso ogni influenza su queste persone. Sarebbe impossibile convincerle ad abbassare le armi, dato che c'è una minaccia diretta contro le loro vite".
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