Ucciso medico cristiano, convertito dall'islam
Dhaka (AsiaNews/Ucan) - Gani Mondol, un medico convertito al cristianesimo, è stato ucciso da militanti musulmani la notte del 18 settembre. Lo riferisce il quotidiano bengalese "Janakantha", riportando le testimonianze della gente del distretto di Jamalpur (140 km a nord di Dacca), dove il medico è stato ammazzato. La modalità dell'uccisione l'uomo è stato sgozzato fa pensare all'operato di gruppi islamici per la "guerra santa". Il medico lascia la moglie e due figlie.
Mondol è stato seppellito martedì scorso: ai funerali - presieduti da un pastore protestante - erano presenti anche alcuni fedeli musulmani.
Quando 15 anni fa Mondol si era convertito, islamici del luogo avevano inscenato proteste contro di lui. Ma due suoi fratelli, rimasti musulmani, avevano continuato a restare in buoni rapporti con il neoconvertito.
Mondol era diventato cristiano nella chiesa battista, ma negli ultimi anni si era avvicinato al cattolicesimo: si era reso disponibile in diverse opere di assistenza cattoliche a servizio della gente. Secondo una suora presente al funerale, a Pasqua e a Natale Mondol si incaricava della preghiera per i cattolici del suo villaggio, quando non era presente un sacerdote.
Un prete cattolico ha confermato che Mondol era molto attivo nell'aiutare la gente e cercava di prestare cure mediche gratuite ai pazienti più poveri. Negli ultimi mesi si era coinvolto nel soccorrere la gente colpita dall'alluvione. Vari testimoni hanno affermato che il medico aveva ipotecato terre di sua proprietà per usarle a favore degli sfollati, per un totale di 40mila taka (690 dollari).