Tunisi: le donne musulmane sono libere di sposare non musulmani
Prima dovevano presentare un certificato che documentava la conversione all'islam del loro promesso sposo. La Tunisia all’avanguardia nei diritti umani: libertà di coscienza e maggiore tutela per le donne.
Tunisi (AsiaNews/Agenzie) – Le donne musulmane potranno sposarsi con uomini di diversa confessione religiosa. Lo ha annunciato ieri la porta-voce della presidenza tunisina, Said Garrach. “Tutti i testi legati all’interdizione dei matrimoni delle tunisine con uno straniero, ossia la circolare del 1973 e tutti i testi analoghi sono stati cancellati”, ha scritto su Facebook Garrach. E ha aggiunto: “Felicitazioni alle donne della Tunisia per la consacrazione del loro diritto alla libertà di scelta del proprio coniuge”.
In precedenza, le promesse spose dovevano consegnare un certificato di conversione all’islam del futuro marito. Solo alcune sono riuscite a far riconoscere i loro matrimoni in assenza di tale documento, e solo al prezzo di una battaglia giuridica.
La Tunisia si dimostra ancora una volta un Paese all’avanguardia nella tutela dei diritti umani. Fra i Paesi arabo-islamici, la sua costituzione è l’unica a garantire la libertà religiosa (art. 6) e di coscienza.
Inoltre, ad agosto Tunisi ha approvato una legge contro la violenza di genere, con la quale viene anche abolita la possibilità degli stupratori di sfuggire alla giustizia qualora sposino le loro vittime. L’esempio è stato seguito da Giordania e Libano.
Nella legge tunisina sussistono ancora norme discriminatorie, come quelle in materia di successione ereditaria che prevedono che la donna erediti la metà dei suoi fratelli. Ma rispetto a loro “sorelle” in Medio Oriente, esse godono di numerosi diritti: possono svolgere qualsiasi professione, hanno equi diritti in molte sfere e detengono metà dei posti di lavoro in legge e medicina. In più, la legge vieta la poligamia e permette alla donna di divorziare alla pari con gli uomini.
04/07/2018 12:40