Tsunami: l'Europa si ferma per 3 minuti
Roma (AsiaNews/Agenzie) Giornata di lutto in tutta Europa. Alle 11 del meridiano di Greenwich, tutte le 25 nazioni europee osserveranno 3 minuti di silenzio per le migliaia di vittime e i milioni di sfollati dello tsunami nel sudest asiatico. La proposta è arrivata dal Lussemburgo, attualmente presidente di turno dell'Unione europea.
In tutto il continente sventoleranno bandiera a mezz'asta per ricordare i quasi 150 mila morti del maremoto, che il 26 dicembre scorso si è abbattuto su 11 paesi da Sumatra alla Somalia. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio mentre si cerca di recuperare i corpi e si perdono le speranze di ritrovare vivi i dispersi. Le Nazioni Unite ritengono che il numero totale dei morti supererà 155 mila. Per ora le cifre della catastrofe nei paesi colpiti sono: Indonesia: 94.200; Sri Lanka: 30.240; India: 9.675; Thailandia: 5.246; Somalia: 200; Myanmar: 90; Maldive: 82; Malaysia: 68; Tanzania: 10; Bangladesh: 2; Kenya: 1.
L'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) ha dichiarato che nei 6 paesi asiatici più colpiti i feriti e i bisognosi di cure mediche sono in tutto 500 mila. La minaccia epidemie rimane il pericolo più temuto nelle regioni dell'oceano Indiano. Il portavoce dell'Oms, Fadela Chaib, ha detto che per ora non ci sono informazioni "su epidemie di colera o di altro genere" nelle aree travolte dallo tsunami; l'aumento dei casi di dissenteria, però - avverte l'organizzazione - è un segnale d'allarme. La portavoce ha aggiunto che, la principale minaccia per la salute pubblica ora è la mancanza di acqua potabile: bere acqua stagnante potrebbe causare tifo, dissenteria o colera.
Intanto oggi il Segretario di Stato americano, Colin Powell, è arrivato nella devastata provincia indonesiana dell'Aceh per valutare i danni causati dallo tsunami e il ruolo degli Usa nelle operazioni di soccorso. Nella sua visita Powell, accompagnato dal fratello del presidente George W. Bush, Jeb, sorvolerà in elicottero le coste dell'isola di Sumatra distrutte dallo tsunami. Il segretario di Stato rientrerà a Jakarta nel tardo pomeriggio per un incontro con il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, prima del summit di domani nella capitale, nel quale le nazioni dell'Asia del sud-est (Asean), insieme a Cina, India, Sri Lanka, Giappone, Corea del Sud, Unione Europea, Stati Uniti, discuteranno dell'emergenza. All'incontro è prevista la presenza anche di Onu, Banca mondiale, Oms e Banca asiatica per lo sviluppo.