Traffico di bambini: ordine di ispezione per tutti gli orfanotrofi delle suore di Madre Teresa
Le Missionarie della Carità sospettate di essere parte di un racket per l’adizione illegale di bambini. In India ogni anno scompaiono 100mila bambini. La Conferenza episcopale indiana sospetta che “alcune persone” vogliano sminuire l’opera delle suore. La Chief minister del West Bengal accusa in modo diretto il Bjp, il partito nazionalista indù.
New Delhi (AsiaNews) – Il governo indiano ha ordinato l’ispezione di tutti gli orfanotrofi e le case di Madre Teresa che si occupano di bambini, dopo che una suora è stata arrestata con l’accusa di traffico di neonati.
In una dichiarazione diffusa ieri sera, Maneka Gandhi, ministro per lo sviluppo della donna e del bambino, ha detto di aver domandato ai governi di tutti gli Stati di “ispezionare subito in tutto il Paese ogni casa per la cura dei bambini gestita dalle Missionarie della Carità”.
All’inizio del mese la polizia di Ranchi (nel Jharkhand) ha arrestato suor Koshleniea, la superiora della casa, e un’impiegata della struttura, Anima Indwar, che avrebbe “venduto” un neonato a una famiglia dell’Uttar Pradesh per 120mila rupie [1.490 euro].
La mossa del ministro Maneka Gandhi appare come un tentativo di fermare il traffico di bambini e le adozioni illegali che ogni anno registrano in India la scomparsa di oltre 100mila bambini. Per questo la Gandhi ha anche chiesto che entro un mese, tutte le istituzioni che curano bambini vengano registrate e controllate da un ufficio centrale per le adozioni. Secondo cifre del governo, 2300 istituzioni si sono già registrate; altre 4000 restano in sospeso.
Suor Mary Prema, superiora generale delle Missionarie della carità ha già dichiarato che l’istituto avrebbe indagato sul fatto che “va contro le nostre convinzioni morali”, e che avrebbe preso provvedimenti perché non succeda nulla di simile nel futuro.
La Conferenza episcopale dell’India ha però espresso dubbi che il caso delle suore di Madre Teresa del Jharkhand sia gonfiato apposta da “alcune persone” per sminuire l’opera delle suore.
A difesa dell’ordine fondato da Madre Teresa è intervenuta la chief minister del West Bengal, Mamata Banerjee, grande ammiratrice della santa di Calcutta.
Giorni fa in una conferenza stampa ha dichiarato che “le Missionarie della Carità fondate da Madre Teresa sono famose in tutto il mondo. Se alcuni individui hanno fatto qualcosa di sbagliato, non si può ritenere responsabile l’intera organizzazione”. In precedenza, in un tweet aveva anche detto che il caso era un tentativo di malignare contro le suore. “Il Bjp [il partito nazionalista indù, ora al potere] non vuole risparmiare nessuno. È da condannare con forza”.
Nel Jharkhand, uno degli Stati dove è stata varata una legge anti-conversione, si registrano di continuo violenze contro i cristiani.
31/05/2019 12:53