Torna l'alleanza Pechino-Mosca, per "riequilibrare" l’intesa tra Stati Uniti e Giappone
Pechino (AsiaNews) - Il Presidente cinese Xi Jinping sarà a Mosca il prossimo 9 maggio per partecipare alla parata organizzata per le celebrazioni del 70mo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa. Secondo gli analisti, il viaggio punta a consolidare il legame tra i due Paesi e a espandere una collaborazione strategica ai danni di Stati Uniti e Giappone.
Il presidente Xi e Vladimir Putin discuteranno di cooperazione militare, già in atto dalla scorsa settimana quando le due Marine hanno condotto delle esercitazioni navali congiunte nel Mar Mediterraneo, dove hanno dispiegato nove imbarcazioni. Li Lifan, dell’Accademia delle Scienze sociali di Shanghai, riferisce: “È prematuro affermare che l’espansione [navale] abbia l’obiettivo di contrastare l’alleanza sino-americana, ma la cooperazione militare è necessaria se le due parti intendono sviluppare una piena collaborazione”.
Secondo un altro analista, Xu Guangyu, un generale in pensione, la Cina e la Russia non hanno intenzione di creare un’alleanza militare. Piuttosto, esse vogliono “sviluppare una partnership strategica globale, che comprenda questioni politiche, economiche, di sicurezza e diplomatiche”.
Una collaborazione in tema di sicurezza sarebbe a vantaggio di entrambe le parti. La Russia infatti è alla ricerca di investimenti stranieri a causa delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale in seguito alla crisi in Ucraina. La Cina invece spera di ottenere armi di ultima generazione, per marcare il suo status di potenza mondiale. Anatoly Isaikin, capo esecutivo della Rosoboronexport (azienda russa che produce armi), ha confermato il mese scorso al Moscow Times che la Cina ha deciso di acquistare il sistema di difesa aereo S-400 (un sistema di difesa balistico capace di intercettare attacchi aerei).
Da Zhigang, esperto di relazioni internazionali alla Heilongjiang Academy di Scienze sociali, ritiene che la visita di Xi sia importante non solo per lo sviluppo delle relazioni post-guerra, ma anche per consolidare la cooperazione in altri settori. Primo tra tutti quello economico. Egli dice: “La visita può accelerare lo sviluppo economico tra l’Asia e l’Europa attraverso l’iniziativa ‘One Belt, One Road” lanciata da Pechino nel 2013. I leader di Pechino e Mosca, infatti, firmeranno una serie di accordi che riguardano l’aviazione, la fornitura di gas russo alla Cina e lo sviluppo dei collegamenti infrastrutturali tra Asia ed Europa all’interno della “One Belt, One Road Initiative”.
Xi arriverà nella capitale russa dopo una prima tappa in Kazakhstan, dove il 7 maggio incontrerà il presidente Nursultan Nazarbayev, appena rieletto alla guida del Paese centro-asiatico. Quella del presidente cinese sarà la prima visita di un capo di governo straniero dopo la rielezione di Nazarbayev, fatto che evidenzia - secondo gli esperti - “buone relazioni di vicinato tra i due Paesi”. La visita conferma inoltre l’interesse della Cina ad espandere la propria influenza nell’area. Solo nell’ultimo anno infatti i due Paesi hanno siglato una serie di accordi che testimoniano l’importanza strategica del Kazakhstan agli occhi di Pechino: solo per citarne alcuni, la Cina ha stanziato 17 miliardi di dollari in investimenti diretti, 150 milioni in un accordo di estrazione petrolifera, 23 miliardi nel campo delle infrastrutture e 477 milioni per la costruzione di un’area portuale.
Il 10 maggio, infine, Xi Jinping terminerà il suo tour con una visita in Bielorussia.
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