Tonnellate di cibo avariato per i terremotati del Nepal
Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Una grossa quantità del cibo inviato da India, Bangladesh e Regno Unito per le vittime del terremoto è al di sotto degli standard minimi di qualità. È quanto emerge dalle ispezioni compiute nel mese di maggio dal Dipartimento per la tecnologia alimentare e il controllo qualità del Nepal (Dftqc), che ha condotto controlli a tappeto sulle derrate giunte con gli aiuti alla popolazione sconvolta dal sisma.
Il Dftqc ha ispezionato diversi interporti, centri di raccolta degli aiuti e negozi alimentari riscontrando numerose irregolarità nei prodotti esaminati. Nell’interporto di Birgunj, il dipartimento ha distrutto 120 kg di cibo avariato proveniente dall’India, di cui 30 kg di pane fatto in casa, 10 kg di pane confezionato, 30 kg di dolci e 50 kg di snack scaduti, farina e avena.
Gli agenti del governo hanno scoperto anche 5,35 tonnellate di riso – inviato dal Bangladesh attraverso la dogana di Kakkarbhitta e conservato nel magazzino del Nepal Intermodal Transport Development Board – ricoperto di muffa e inadatto al consumo.
Purna Chandra Wasti, portavoce del Dftqc, ha fatto sapere che il dipartimento ha inoltre vietato la distribuzione alla popolazione di spaghetti inviati da due Ong di Calcutta, perché sprovvisti di data di scadenza. Anche i prodotti della marca Ruhil’s, mandati dall’India per essere distribuiti a Kavrepalanchok sono stati bloccati in quanto non presentavano etichetta corretta: “I prodotti trovati nelle confezioni erano diversi dalle etichette sull’esterno – afferma Wasti – e la data di scadenza non era mostrata in modo chiaro”.
Nei test compiuti su campioni di cibo, il dipartimento ha scoperto che anche i biscotti Lemon Puff e D-Elite provenienti da Kamala Baganan (India) e quattro scatoloni di semolino da New Delhi non erano adatti al consumo.
Per la stessa ragione 25 barattoli di cibo confezionato proveniente dal Regno Unito sono stati distrutti.
I controlli del governo hanno riscontrato diverse irregolarità in alcuni punti vendita, in relazione al Food Act del 1967. Il Dftqc ha fatto chiudere il Tandoori Staff Hotel and Lodge con l’accusa di vendita di cibo stantio ai clienti. Inoltre, 18 barattoli di olio di cocco sono stati requisiti dal Bhatbhateni Superstore di Koteshwor perché scaduti.
Il dipartimento ha dato il via ad una azione legale nei confronti della Thakur Agro Industries di Dhangadhi, nel Nepal occidentale, per aver distribuito riso di cattiva qualità sfruttando gli aiuti del World Food Programme.
25/09/2018 10:37