Tokyo: elezioni senza sorprese, continua il dominio del partito liberaldemocratico
Non sembra esserci stato nessun "effetto Abe" dopo l'attentato dell'8 luglio: l'affluenza alle urne è stata del 52%. La maggioranza dell'Ldp avrà la libertà di impostare la prossima agenda legislativa. Continuano le indagini riguardo i legami della madre del killer con la Chiesa dell'Unificazione.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Le elezioni giapponesi si sono concluse senza grosse sorprese, con la vittoria della coalizione di governo composta da Partito liberaldemocratico (Ldp) e Komeito. Nella tornata elettorale di ieri c’era in ballo il rinnovo di metà della Camera alta, 124 seggi, che rimarrà in carica per i prossimi sei anni. L’altra metà era stata eletta tre anni fa e non verrà rinnovata prima del 2025. Le votazioni hanno avuto luogo ad appena due giorni dall’attentato che ha provocato la morte di Abe Shinzo, uno dei politici più in vista e influenti nel Paese.
Grazie al successo dell’Ldp nella quota maggioritaria della competizione elettorale, il governo è riuscito ad aumentare la propria maggioranza parlamentare di qualche seggio. Con 146 seggi sui 248 totali, la coalizione tra Ldp e Komeito mantiene un saldo controllo sull’azione legislativa del Parlamento. I liberaldemoratici guadagnano otto seggi, toccando così quota 119 e arrivando a sfiorare da solo la soglia della maggioranza assoluta. Per i prossimi tre anni il governo conservatore avrà ampio margine per impostare l’agenda legislativa.
Male invece l’opposizione, che si divide presentando ognuna dei candidati propri e così facendo divide il voto dell’elettorato anti-Ldp. Una strategia che in un sistema elettorale prevalentemente maggioritario non paga. Il Partito costituzionale democratico (Cdp), il primo partito di opposizione, perde numerosi seggi scendendo a 49 in totale. Non riesce il sorpasso al Nippon Ishin no Kai, che secondo alcuni sondaggi avrebbe potuto sorpassare in questa tornata elettorale il numero di eletti del Cdp. Il partito con sede a Osaka alle elezioni generali dello scorso anno era riuscito a ottenere un ottimo risultato a livello nazionale, fuoriuscendo per la prima volta dalla sua tradizionale base regionale. Nell’elezione di ieri però i candidati di Nippon Ishin non hanno ottenuto i risultati sperati e il partito ha mancato l’obiettivo del raddoppio degli eletti preannunciato da qualche sondaggio.
In sostanza, il quadro politico non si sposta di molto rispetto agli equilibri precedenti al voto. Dopo una campagna elettorale che non ha acceso gli animi né entusiasmato gli elettori, la bassa affluenza ha favorito il mantenimento del predominio liberaldemocratico. Proprio sul dato dell’affluenza vale la pena di riflettere: gli elettori che hanno votato a questa tornata sono stati appena il 52,16%, un aumento minimo rispetto al 48,8% registrato tre anni fa. Non sembra esserci stato infatti un “effetto Abe” sul voto, nonostante gli appelli a partecipare alle elezioni dopo l’attentato dell'8 luglio.
In queste ore post-elettorali sul profilo di Yamagami Tetsuya, l’attentatore dell’ex premier, si sta concentrando l’attenzione dei media. Dopo le prime ore di confuse e contraddittorie dichiarazioni, la polizia sta seguendo una pista che legherebbe l’omicidio di Abe al suo coinvolgimento con una setta religiosa denominata Chiesa dell’unificazione. Il culto fondato in Corea negli anni ’50 del secolo scorso ha profondi legami con l’internazionale conservatrice e Abe, che non sembra avervi aderito, ha partecipato in passato alle sue convention. La famiglia di Yamagami sarebbe stata ridotta in difficoltà economiche a causa delle ingenti donazioni della madre alla setta, per le quali l’attentatore avrebbe cercato vendetta sparando ad Abe.
10/08/2022 12:52
27/09/2022 12:19