Tokyo stanzia 41 milioni di dollari per vaccinare 25 Paesi dell’Asia-Pacifico
Saranno distribuiti attraverso il Fondo Onu per l’infanzia. L’obiettivo è di creare una “catena del freddo” nelle nazioni che ne beneficeranno. Il governo nipponico ha già impegnato 200 milioni di dollari per il programma mondiale Covax. Giappone, Usa, India e Australia rispondono alla diplomazia cinese dei vaccini.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il governo nipponico ha stanziato 4,5 miliardi di yen (41 milioni di dollari) per favorire la distribuzione dei vaccini contro il Covid-19 a 25 Paesi asiatici e del Pacifico. Lo ha annunciato stamane il ministero degli Esteri. Gli aiuti saranno distribuiti attraverso il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite allo scopo di creare una “catena del freddo”, un sistema per assicurare che i medicinali siano forniti e conservati a determinate temperature.
Filippine, Thailandia, Bhutan, Brunei, Cambogia, Laos, Myanmar, Nepal, Pakistan, Sri Lanka, Maldive, Timor Est e Vietnam sono tra i Paesi asiatici che beneficeranno dei fondi; i restanti sono per lo più piccoli Stati dell’Oceania: Isole Cook, Micronesia, Niue, Papua Nuova Guinea, Samoa, Isole Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu.
Il Giappone ha già impegnato 200 milioni di dollari per Covax, il programma mondiale ideato dall’Onu per vaccinare le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. Il suo obiettivo è di assicurare la distribuzione di 2 miliardi di dosi entro la fine di quest’anno.
I partner del Quad (Quadrilateral Security Dialogue), di cui fanno parte Usa, India, Giappone e Australia sembrano orientati a sviluppare una propria “diplomazia dei vaccini”, alternativa a quella che la Cina starebbe usando per allargare la sua sfera d’influenza globale. Le nazioni asiatiche che riceveranno i fondi nipponici sono tutte partner della Belt and Road Initiative, il grande progetto di Xi Jinping per fare di Pechino il perno del commercio mondiale; le isole del Pacifico che rientrano nel programma di Tokyo sono invece da tempo attratte dalle promesse cinesi di investimento.
Secondo resoconti di stampa, l’India ha proposto ai Paesi Quad di unire le forze per contenere il “soft-power” sanitario di Pechino. Nei piani di Delhi, i suoi tre partner dovrebbero investire nella catena indiana di produzione dei vaccini, che poi sarebbero distribuiti alle nazioni più povere.
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