Tokyo lancia un satellitespia per controllare Pyongyang
Il governo giapponese sminuisce il valore militare del lancio per evitare di provocare la Corea del Nord.
Tokyo (AsiaNews) - L'agenzia spaziale giapponese (JAXA: Japanese Aerospace Exploration Agency) ha messo in orbita il suo terzo satellite-spia lanciato dal centro spaziale di Tanegashima (Giappone-sud). Con il nuovo programma satellitare il governo giapponese spera di poter ispezionare ogni parte del mondo e soprattutto tenere sotto controllo la Corea del Nord.
Il satellite ottico, messo in orbita ieri, è in grado di fotografare oggetti della dimensione di un'automobile; la sua produzione è costata 29 miliardi di yen e circa 10 miliardi il suo lancio.
Il Giappone afferma che i suoi satelliti non vanno considerati come una provocazione: oltre che per scopi di sicurezza vengono usati anche per altre missioni come quella di procurare informazioni sul tempo atmosferico e sui disastri naturali.
Il portavoce governativo ha anche detto che la recente attività missilistica e nucleare della Corea del Nord non ha influito sul tempo del lancio. Tuttavia i critici ritengono che gli ultimi lanci vanno contro la politica del Giappone di procedere solo a missioni spaziali non militari. È un fatto che il governo ha deciso il programma dei satelliti-spia solo dopo il 1998, l'anno in cui Pyongyang ha lanciato un missile balistico Taepong-1, caduto nell'oceano Pacifico dopo aver sorvolato l'arcipelago nipponico. (PC)