22/02/2025, 10.00
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Tokyo: primo autista indonesiano assunto con il nuovo visto per lavoratori qualificati

Iyus, indonesiano arrivato per la prima volta in Giappone nel 2013, lavorerà come conducente di autobus turistici. Tokyo punta ad accogliere migliaia di lavoratori stranieri per affrontare la carenza di manodopera in vari settori, tra cui quello dei trasporti.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il settore dei trasporti giapponese si prepara ad accogliere il suo primo autista straniero assunto con il nuovo visto per lavoratori qualificati, esteso dallo scorso anno anche al settore del trasporto su strada. Iyus, un cittadino indonesiano di 40 anni, sarà il primo conducente di autobus a beneficiare della revisione della normativa, entrando ufficialmente in servizio nei prossimi mesi.

Iyus è arrivato in Giappone nel 2013, dove ha frequentato una scuola di lingue e successivamente ha lavorato presso un'agenzia di viaggi. Successivamente è entrato a far parte della Nikko Kanko Bus, compagnia con sede a Tokyo. Lo scorso dicembre ha superato l’esame di idoneità che certifica le sue competenze professionali e linguistiche e, dopo aver ottenuto la licenza per la guida di veicoli di grandi dimensioni, si prepara ora ad assumere il ruolo di autista di autobus turistici.

"Volevo fare l'autista di autobus. Mi sembra un sogno", ha dichiarato Iyus in una conferenza stampa tenutasi a Okayama a inizio mese. "Voglio far conoscere i luoghi turistici del Giappone e visitarli insieme".

La carenza di autisti di autobus rappresenta una sfida crescente per il Giappone. Il governo prevede che entro il 2029 il Paese potrebbe registrare un deficit di circa 22mila conducenti di autobus pubblici e turistici. Tra i fattori principali che contribuiscono a questa emergenza figurano il calo demografico e la recente revisione della legislazione sul lavoro, che ha ridotto l’orario massimo consentito per gli autisti, limitando il numero di ore lavorative e aumentando la necessità di nuovi conducenti.

Per far fronte alla situazione, il governo giapponese ha deciso di ampliare il campo di applicazione del visto per lavoratori specializzati, già esistente per altre categorie lavorative, con una riforma approvata a marzo dello scorso anno. 

L’obiettivo di Tokyo è accogliere fino a 24.500 conducenti stranieri – tra autisti di autobus, camion e taxi – nei prossimi anni. Il visto per lavoratori specializzati permette ai lavoratori stranieri di risiedere e lavorare in Giappone per un periodo massimo di cinque anni.

Se il programma avrà successo, si prevede un’espansione dell’iniziativa per includere ulteriori figure professionali, rafforzando così la cooperazione tra il Giappone e le nazioni del sud-est asiatico da cui provengono molti lavoratori immigrati.

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