Terzo caso di influenza suina in Corea. Per le autorità la situazione è sotto controllo
È una donna di 62 anni tornata in patria sullo stesso volo della suora che ha portato il virus nel Paese. Seoul annuncia l’aumento dei controlli e delle riserve di anti-influenzali. La Cina scioglie la quarantena per i 26 studenti canadesi, il Brunei per i 200 soldati britannici. In Afghanistan lo zoo di Kabul mette in isolamento l’unico maiale del Paese. Nelle Filippine rinviata la festa per il pugile Mannyh Pacquiao.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Terzo caso accertato di influenza suina in Corea. È una donna di 62 anni tornata in patria dagli Stati Uniti sullo stesso volo della suora che ha contratto per prima il virus H1N1, già dimessa dall’ospedale come anche la consorella che l’aveva accolta all’aeroporto ed era rimasta contagiata.
Le autorità di Seoul hanno aumentato i controlli sui passeggeri dei voli provenienti dall’estero, e annunciato l’aumento delle riserve di anti-influenzali e medicine per assicurare eventuali cure immediate a 5milioni di abitanti.
Nuovi casi si registrano a macchia di leopardo, ma le autorità dei diversi Paesi ribadiscono che la situazione è sotto controllo. È il caso della Cina. Dopo aver sciolto la quarantena per i 26 studenti canadesi rinchiusi per motivi precauzionali in un albergo a Changchun (Jilin) ha respinto le accuse secondo le quali centinaia di persone erano state messe sotto controllo preventivo.
Anche il Brunei ha tolto dall’isolamento i 200 soldati britannici che erano giunti nel Paese per esercitazioni passando da Hong Kong. I tre militari che avevano avvertito i sintomi di influenza suina ed erano stati ricoverati nel Tutong hospital sono stati dimessi e le autorità locali affermano che ora si trovano in un posto sicuro, ma non in quarantena.
Tutti i Paesi interessati dal rischio pandemia affermano di aver aumentato i controlli e in alcuni casi le precauzioni si spingono sino a livelli che possono quasi apparire stravaganti. Lo zoo di Kabul ha messo in quarantena l’unico suino dell’Afghanistan. Aziz Gul Saqib, direttore dell’ente, ha prima contattato colleghi di altri zoo internazionali e poi deciso la forma cautelare per attenuare il panico diffuso dalla presenza del maiale nella struttura.
Nelle Filippine, sempre per motivi precauzionali, le autorità hanno rinviato alla settimana prossima la parata organizzata a Manila per celebrare la vittoria del pugile Manny Pacquiao. Di rientro dagli Usa dopo la conquista del titolo mondiale dei welter leggeri versione Ibo, il pugile aveva ricevuto la richiesta delle autorità filippine e dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms) di rimanere cinque giorni in auto-quarantena a Los Angeles. Pacquiao non ha rispettato le indicazioni e tornerà domani in patria, ma dovrà comunque aspettare per i festeggiamenti ed il ricevimento con il presidente Gloria Macapagal Arroyo.
Nelle Filippine non ci sono casi di febbre suina, e tre dei cinque pazienti in osservazione sono stati dichiarati fuori pericolo. L’Oms ha dichiarato che, ad oggi, i Paesi interessati dalla diffusione del virus H1N1 sono 24 per un totale di 1893 persone contagiate.
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