Teheran membro ‘a pieno titolo’ Sco al summit di settembre a Samarcanda
L’anticipazione è giunta ieri dal ministro degli Esteri dell’Uzbekistan, che ospiterà l’incontro. Nell’occasione prevista la firma del memorandum sugli obblighi. Vice ministro iraniano propone l’adozione di una valuta universale per facilitare l’integrazione economica. Primo ingresso ufficiale in un organismo internazionale dalla Rivoluzione islamica.
Teheran (AsiaNews) - Teheran farà il suo ingresso a pieno titolo nell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) entro la fine dell’anno, con la firma del memorandum sugli obblighi durante il vertice a Samarcanda, in programma il 15 e 16 settembre. A dare l’annuncio ieri è stato il ministro uzbeko degli Esteri Vladimir Norov che, citato dalla RIA Novosti durante un incontro a Mosca, ha affermato che “quest’anno, sotto la presidenza dell’Uzbekistan, l’Iran da Stato osservatore […] diventerà un membro a pieno titolo della Sco”.
Va qui ricordato che la Repubblica islamica era già a un passo dal diventare membro a pieno titolo dell’organizzazione il 17 settembre dello scorso anno, in seguito all’approvazione della richiesta di ingresso a distanza di 15 anni dalla prima applicazione. In quella data la Sco ha avviato le procedure di adesione del Paese, che di solito richiedono “una discreta quantità di tempo” e possono anche durare fino a due anni. Il mese scorso il vice ministro iraniano degli Esteri con delega alla diplomazia economica, Mehdi Safari, ha proposto al blocco di adottare una valuta universale per facilitare l’integrazione economica fra i Paesi membri.
L’organizzazione è attiva da oltre 20 anni. Nata per risolvere dispute territoriali in Asia centrale fra i sei Paesi fondatori - Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan - si è istituzionalizzata abbracciando diversi ambiti: sicurezza, economia, energia, cultura in una lotta comune contro “terrorismo, separatismo ed estremismo”. Essa trae origine dallo Shanghai Five, cui si è aggiunto l’Uzbekistan, ed è guidata dal Consiglio dei capi di Stato che si riunisce una volta l’anno. Mosca e Pechino sono i due Paesi che dominano l’organizzazione. In un quadro di crescenti tensioni, la Russia guarda all’Asia centrale per estendere la sfera di influenza, pur scontrandosi - dietro le quinte - con la crescente presenza cinese, almeno da un punto di vista economico.
L’Iran è stata a lungo membro osservatore insieme a Mongolia, India e Pakistan (questi ultimi due oggi membri permanenti); Bielorussia e Sri Lanka sono partner di dialogo e con l’Afghanistan era attivo dal 2005 un dialogo sulla ricostruzione. La Repubblica islamica fa dunque il suo primo ingresso ufficiale in un organismo internazionale dalla rivoluzione del 1979.
13/07/2017 10:49