21/12/2017, 08.48
IRAN
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Teheran, emergenza inquinamento: scuole chiuse, eventi sportivi cancellati

Da giorni sono chiusi tutti gli istituti della capitale e di alcune grandi città come Isfahan, Tabriz, Urmia, e Arak. Le autorità hanno vietato la circolazione ai mezzi pesanti e imposto le targhe alterne. Ad aggravare il problema il fenomeno della “inversione termica” e la mancanza di piogge per tutto l’autunno.

 

Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Da inizio settimana a Teheran e nelle principali città dell’Iran è emergenza inquinamento con scuole chiuse ed eventi sportivi all’aperto cancellati, a tutela della salute degli atleti. Ieri per il quarto giorno consecutivo sono rimasti chiusi gli istituti nella capitale, a Isfahan, Tabriz, Urmia, e Arak; le autorità hanno imposto pesanti restrizioni al traffico degli autoveicoli e il divieto di ingresso nei centri cittadini per i mezzi pesanti.

L’inquinamento atmosferico è un fenomeno comune in questa stagione in Iran, in particolare nelle metropoli e nei centri urbani a maggior densità abitativa. A Teheran esso è aggravato da un fenomeno conosciuto come “inversione termina”: l’aria fredda ad alta quota - la capitale è situata fra i 1400 metri e i 1800 di altezza - impedisce all’aria calda, e inquinata, sottostante di disperdersi. A questo si aggiunge la mancanza di pioggia, assente dall’inizio dell’autunno.

L’emergenza, anche in passato, ha portato alla chiusura forzata degli uffici governativi e delle attività della pubblica amministrazione. Sono già numerosi i casi di ricovero ospedaliero - in particolare fra bambini, anziani e malati - per patologie legate alle vie respiratorie o cardiache. Secondo i dati forniti dalle autorità di Teheran, la concentrazione di particolato fine (PM2,5)  nell’aria continua ad aumentare, con picchi fino a 181 microgrammi per metro cubo. Un tasso di gran lunga superiore ai 25 µg/m3, la media massima tollerabile nelle 24 ore secondo gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Oltre alle industrie, il primo fattore che contribuisce ad aggravare l’emergenza inquinamento è il parco veicoli che ogni giorno affolla le vie della capitale e delle più importanti città del Paese. Si tratta di auto con molti anni alle spalle e ben lontane dagli standard attuali di tutela ambientale ormai diffusi in Occidente.

Ancora oggi restano in vigore le restrizioni alla circolazione, con il provvedimento di targhe alterne in atto dal 18 dicembre a Teheran, metropoli di 8,5 milioni di persone. Divieto assoluto di ingresso ai camion e agli altri mezzi pesanti, con numerose pattuglie sparse per le principali vie della città per vigilare sul rispetto delle norme. Fonti locali riferiscono di numerosi casi di sequestri dei veicoli.

 

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