Teheran, 100mila casi positivi, ma la pandemia rallenta
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 1323 nuovi casi, per un dato complessivo di 99970. Le vittime totali sono 6340, più 63 in un giorno. Prosegue la riapertura progressiva delle attività e dei commerci. Per fermare l’iper-inflazione il Parlamento vota il cambio della moneta: dal rial al toman, con un taglio di quattro zeri.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) - L’Iran si avvicina ai 100mila casi ufficiali di nuovo coronavirus, ma il rallentamento della malattia sembra ormai essere un dato stabile da inizio aprile e il Paese si è assestato sul famoso plateau dei contagi che dovrebbe garantire la fine dell’emergenza. È quanto emerge dai dati pubblicati ieri da Teheran, secondo cui nelle ultime 24 ore si sono registrati 1323 nuovi casi al virus della polmonite virale per un totale complessivo di 99970 ammalati.
Nel rapporto quotidiano fornito dal portavoce del ministero iraniano della Sanità Kianouche Jahanpour emerge che 63 persone sono morte di Covid-19 portando a 6340 il bilancio complessivo delle vittime dall’inizio della pandemia. Per settimane la Repubblica islamica è stata la nazione più colpita in Medio oriente, oggi superata dalla Turchia per numero di casi ma non per vittime che resta il più alto.
Tuttavia, per gli esperti internazionali il bilancio fornito da Teheran potrebbe essere di gran lunga sottostimato e il numero dei contagi maggiore. Per contrastare la pandemia, le autorità hanno preso diverse misure restrittive senza però imporre una chiusura totale come fatto dalla Cina o in altre nazioni dell’Europa, fra cui l’Italia. Dall’11 aprile il governo ha disposto una riapertura progressiva dei commerci e, nei giorni scorsi, anche di scuole e moschee nelle “aree bianche”.
Intanto la pandemia di nuovo coronavirus ha aggravato i problemi di una economia e di una moneta locale già in crisi da oltre un anno, a causa della politica di massima pressione a colpi di sanzioni disposta dalla Casa Bianca verso Teheran all’indomani del ritiro Usa dall’accordo nucleare. Per contrastare l’iper-inflazione, il Parlamento ha votato il taglio di quattro zeri della valuta: il rial, in vigore dal 1925, verrà presto sostituito dl toman con una proporzione di uno a 10mila.
Negli ultimi mesi il rial ha perso oltre il 60% del proprio valore. La legge votata dal Parlamento deve essere ratificata dal Consiglio dei guardiani della rivoluzione, mentre la Banca centrale avrà due anni di tempo per predisporre tutti i passaggi alla nuova moneta.
Il 4 maggio scorso il tasso di cambio fra dollaro e rial al mercato nero è di 1 a 156mila.