Tashkent ferma la demolizione di un minareto di 700 anni
Tashkent (AsiaNews/Agenzie) – Il governo di Tashkent ha deciso di cancellare il piano di demolizione dell’antico minareto di Andijan, nella parte orientale del Paese. Tempo prima la decisione delle autorità locali di sostituirlo con una fontana aveva sollevato la reazione di social media, critici d’arte e ambientalisti. Il minareto risale alla metà del 13mo secolo ed è una delle costruzioni islamiche più antiche dell’Uzbekistan. La sua torre misura 32 metri ed è la più alta di tutta la valle del Fergana.
Il mese scorso il consiglio cittadino aveva deciso avviare un piano di riqualificazione dell’area e abbattere la torre costruita più di 700 anni fa, sostituendola con una fontana. L’iniziativa ha scatenato le proteste “furiose” di storici e attivisti, che hanno scritto una petizione a Shavkat Mirziyoyev, primo ministro dello Stato. Il premier, che è anche l’autore del piano di riqualificazione a livello nazionale, ha inviato sul luogo una commissione speciale.
Abdusafiy Rahmonov, funzionario del ministero della Cultura, ha riferito a Radio Free Europe/Radio Liberty che “la commissione del governo centrale ha incontrato i residenti e in seguito ha deciso di negare la rimozione del minareto”. Residenti e attivisti hanno sottolineato il valore culturale dell’edificio, che fa parte di un complesso religioso noto come “Musalla” ed è classificato come sito storico.
In precedenza un amministratore locale aveva riferito al giornale online che la torre era destinata alla demolizione per il possibile crollo a causa dei potenti terremoti che colpiscono la regione. Gli ambientalisti però hanno riferito alla commissione che esso ha già dei supporti antisismici in metallo che hanno impedito il collasso durante i secoli.