Tamil Nadu, musica troppo alta ad una festa: danneggiata una missione cristiana
Il “Jesus Comforts You Trust” si trova nel distretto di Tirupur. La polizia ha interrotto la festa annuale e accusato l’istituto d’inquinamento acustico. Sajan K George: “Tutte le feste in India sono celebrate con musica ad alto volume”.
Mumbai (AsiaNews) – Ignoti criminali hanno danneggiato le proprietà di una missione cristiana nello Stato del Tamil Nadu, accusandola di fare festa a volume troppo alto. L’atto vandalico è avvenuto tra l’11 e il 12 agosto, ma la notizia è emersa solo di recente. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council for Indian Christians (Gcic), condanna “la vandalizzazione delle proprietà di un fondo cristiano”.
Si tratta del “Jesus Comforts You Trust”, un fondo della missione cristiana situato a Kangeyam, nel distretto di Tirupur. Il rev. Freeth John Knox riferisce che in passato l’istituto “ha acquistato un acro di terra a Varadhappapalayam per costruire un orfanotrofio. In seguito la struttura non è stata edificata, mentre è stato creato un edificio di rappresentanza”.
M. Saminathan, un altro pastore, riporta che tutti gli anni il fondo celebra l’anniversario della proprietà. Quest’anno la ricorrenza è avvenuta tra l’11 e il 12 agosto. “Ma il primo giorno – racconta – è arrivata la polizia, ha interrotto le celebrazioni e ha portato via gli strumenti musicali. Poi ci ha accusato di non avere i permessi per la festa e che il volume della musica era troppo alto. In seguito gli agenti ci hanno informato che alcuni residenti del villaggio ci avevano denunciato per il rumore”.
Il rev. Freeth racconta che il giorno successivo “ci siamo recati nella proprietà e abbiamo trovato il portone principale sfondato. All’interno tutto era stato vandalizzato, compresi gli strumenti musicali, le attrezzature elettroniche e le altre cose che la polizia ci aveva restituito”. “Sospettiamo – aggiunge – che l’incidente sia stato provocato da coloro che hanno sporto denuncia per il volume della musica. Essi vogliono mettere a rischio le nostre pratiche religiose”.
Sajan K George lamenta: “La Costituzione dell’India riconosce a tutti il diritto al divertimento, la libertà e la proprietà [personale]. Sfortunatamente per la minoranza cristiana i diritti sono una cosa negoziabile”. Il leader cristiano fa notare che nel Paese “tutte le cerimonie sono celebrate con grande fervore ed entusiasmo, compresa la musica. Questa cerimonia cristiana è stata interrotta a causa del presunto alto volume. Ma per le strade vediamo sempre festività con musica elevata. Oltre a essere esclusa dalla società, la comunità cristiana viene anche minacciata d’inquinamento acustico”.
La libertà religiosa della minuscola comunità cristiana, conclude il presidente del Gcic, “è minacciata sia in in maniera aperta che in modo sottile, con la scusa dell’inquinamento acustico. In via ufficiale, l’India è una nazione laica in cui la fede di tutti, compresa quella delle minoranze, dovrebbe essere rispettata. Invece la realtà [è ben diversa], soprattutto per i cristiani”.
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