Taiwan: bandiere a mezz’asta per la morte del Papa
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Bandiere a mezz'asta ieri in tutta Taiwan, in segno di rispetto e di lutto per la morte di papa Giovanni Paolo II.
Il presidente taiwanese Chen Shuibian ha inviato un messaggio di condoglianze al Vaticano, nel quale ha definito il Papa “uno dei più grandi leader spirituali del mondo”. Chen ha scritto: “Il mondo ha perso un grande leader religioso. Sarà sempre ricordato per i suoi sforzi, durati tutta la vita, volti nel cercare la pace e la felicità per tutta l’umanità”. Il presidente ha inoltre ricordato l’udienza ufficiale concessa dal Papa alla first lady Wu Shuchen, in occasione della sua visita in Vaticano, nel luglio 2003. La moglie del presidente si era recata a rendere omaggio al Papa in nome del marito, per il 25° anniversario del pontificato di Giovanni Paolo II. Chen ha sottolineato come il Papa si fosse attardato per ricevere la donna, costretta su di una sedia a rotelle. “E’ stato un momento toccante per tutto il popolo di Taiwan, quando i 2 si sono stretti la mano dalle loro sedie”.
Il Papa, in quell’occasione, disse che la pace fra i 2 lati dello Stretto sarebbe potuta essere solo attraverso la verità, la giustizia, la benevolenza e la libertà. Durante i suoi 26 anni di pontificato, il Papa non ha mai visitato Taiwan, pur avendo visitato il vicino Giappone. La Santa Sede è inoltre l’unico stato europeo a riconoscere ed intrattenere relazioni diplomatiche con Taiwan.
Chen Chihpin, uno dei deputati del People’s First Party, partito d’opposizione, ieri ha spronato il governo a fare “tutto il possibile” per consolidare le relazioni diplomatiche ufficiali fra l’isola ed il Vaticano. Michel Lu Chinglung, portavoce del ministero degli Esteri, ha detto che “le relazioni con il Vaticano sono stabili, e la Santa Sede considera preziosi i rapporti con Taiwan”. Il portavoce ha aggiunto che il presidente manderà un suo delegato a Roma per i funerali.
Tuttavia un fonte anonima del ministero ha specificato che i rapporti Taiwan – Vaticano non dipendono dal Papa. “Al momento, i legami diplomatici con la Santa Sede dipendono esclusivamente da quelli con la Cina, che però insiste affinché la nomina dei vescovi cinesi venga fatta dalla Chiesa cattolica di Cina e non dal Vaticano”.14/04/2005