Taiwan si difende dal contagio dell'H7N9. In Cina muore un'altra vittima
Taipei (AsiaNews) - Dopo i casi di influenza aviaria (禽流感) H7N9 nella Cina continentale, il ministro taiwanese della sanità Chiu Wen-ta (邱文達) ha dichiarato che il livello di guarda su tutta l'isola è stato innalzato.
Nella Cina popolare si contano già nove persone infette e tre morti: due a Shanghai e uno ad Hangzhou (Zhejiang).
Il ministero della salute, il presidente Ma Ying-jeou e il premier Jiang Yi-huah sono molto attenti all'evoluzione del contagio. Il pericolo che l'epidemia possa estendersi ai paesi vicini è molto elevato. Per questo, i controlli e le ispezioni mediche negli aeroporti e nei porti vengono condotti in maniera ancora più seria.
Shanghai ha innalzato a livello 3 (su 4) il livello di allerta per le infezioni e il ministero della sanità di Pechino ha consigliato di non uccidere polli da offrire agli spiriti dei defunti in occasione della festa del Qing Ming, che ricorre domani.
All'aeroporto di Hong Kong, le autorità hanno rimesso in atto la dichiarazione sanitaria per i viaggiatori provenienti dalle regioni cinesi infettate.
Già tre anni fa Taiwan aveva condotto una serie di vaccinazioni a tappeto nelle scuole contro il virus H5N1, di cui il virus H7N9 è una variante. Ieri Steve Chan (詹啟賢), presidente della Adimmune Corporation (国光生物科技), l'azienda produttrice di vaccini, ha affermato che in caso di serio contagio, Adimmune ha la capacità di produrre per Taiwan tra i 5 e i 10 milioni di vaccini nei prossimi due mesi.
Il ministro taiwanese della salute, Chiu Wen-ta, sta studiando la possibilità di un centro per la prevenzione dell'epidemia. Da parte sua il responsabile dei Centri per il controllo delle malattie (衛生署疾病管制局, Centers for Disease Control, CDC), Chou Chih-hau (周志浩) ha detto che il personale medico non esclude una trasmissione della H7N9 direttamente tra esseri umani.
Il vicepresidente del National Taiwan University Hospital (臺灣大學醫院), Chang Shang-chun (張上淳) ha parlato dei fattori inusuali delle vittime in Cina: "In base alle informazioni ricevute, i familiari di una vittima del H7N9 sono risultati negativi ai tests ma ora soffrono di polmonite: questo non significa che il virus non sia presente nella famiglia. Essendo molto raro che due membri della stessa famiglia soffrano di polmonite allo stesso tempo, è probabile che siano stati contagiati dalla stessa fonte".
In Cina si sospetta che la nuova epidemia potrebbe essere legata a una moria di maiali, le cui carcasse sono state scoperte nelle scorse settimane alla foce dello Yang Tze.
Le autorità taiwanesi ribadiscono quanto affermato anche dal portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità per la Cina (世界衛生組織), Timothy O'Leary: "Non essendoci prove molto evidenti di trasmissione umana, per cui un'ulteriore investigazione è attualmente in corso, in questo momento i rischi per il virus H7N9 sembrano essere molto simili a quelli del virus H5N1".
Dal 2003 più di 600 persone sono state infettate dal virus H5N1 e circa il 60% sono morti. La maggior parte di loro aveva avuto diretto contatto con volatili malati. Il virus non aveva raggiunto la capacità di essere trasmesso fra esseri umani.