29/07/2013, 00.00
TAIWAN
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Taipei lancia un portale web per frenare lo sfruttamento dell’immigrazione

di Xin Yage
Il governo di Taiwan ha dato vita a “Job Bank”, un sito che mette in contatto chi cerca e chi offre lavoro. In questo modo si vuole bloccare l’immigrazione illegale, che finisce per fomentare un mercato nero del lavoro scorretto e pericoloso per tutti.

Taipei (AsiaNews) - Per incentivare l'immigrazione regolare e mettere un freno allo sfruttamento della manodopera, il governo taiwanese ha lanciato un portale web che mette in contatto chi cerca e chi offre lavoro. Negli ultimi cinque mesi, da quando è nato "Job Bank", 950 immigrati hanno trovato un lavoro remunerato e regolare che altrimenti avrebbero dovuto cercare tramite innumerevoli richieste o per vie non sempre legali.

Lo scorso anno, per via di numerose proteste riguardanti l'assunzione illegale di personale e la tendenza a richiedere straordinari non retribuiti ai lavoratori assunti da poco, sono state lanciate nuove idee che permettano una trasparenza assoluta fin dal primo giorno di permanenza a Taiwan per tutti i nuovi arrivati.

L'Agenzia Nazionale di Immigrazione (內政部入出國及移民署) ha lavorato duramente per poter snellire i processi di reclutamento e di assunzione della manodopera e per facilitare la ricerca del tipo di dipendente richiesto da una particolare azienda. Pur essendo l'iter burocratico già molto semplificato, tutto ciò che può contribuire alla trasparenza e ad evitare di disperdere tempo ed energie inutili da parte di chi cerca un impiego legale rappresenta un arricchimento e un miglioramento per l'intera società.

In casi come questi internet si rivela un grande strumento per chi cerca lavoro e per facilitare la ricerca di un'occupazione ai nuovi arrivati. Così pur essendoci già alcune pagine web che mettevano in contatto aziende e gente in cerca di occupazione, un passo fondamentale è stato fatto con la creazione di una pagina ufficiale a cui poter iscriversi.

Lo scorso mese di gennaio l'Agenzia Nazionale di Immigrazione e lo staff di Job Bank si sono accordati per dare vita alla pagina "1111 Job bank" in modo che chi fosse in cerca di occupazione potesse immediatamente contattare le aziende in cerca di impiegati. Dal mese di marzo (quando si è aperto il portale)  fino a oggi un totale di 244 datori di lavori si sono registrati alla pagina e più di tremila nuovi immigrati si sono registrati come membri.

Le occupazioni più richieste sono nel settore alimentare e della ristorazione, seguite da quelle del settore commerciale (come commessi nei punti vendita) e infine nell'impiego come magazzinieri. Per quanto riguarda la provenienza dei richiedenti registrati nel sito, il 40 per cento proviene dalla Cina continentale, il 5 per cento dal Vietnam e il 4 per cento dalla Malesia.

Un portavoce dell'Agenzia di Immigrazione sottolinea come in questa maniera, ancora prima di fare la richiesta di visto di lavoro quando si è ancora nel proprio Paese, "ognuno possa accedere al sito web di Job Bank e rendersi conto delle reali possibilità di impiego a Taiwan, decidendo di conseguenza se trasferirsi o meno a vivere sull'isola. Se invece chi cerca un impiego è già qui, è sicuro che verrà contattato in base alla propria richiesta e ai criteri chiaramente formulati nella pagina web. Pur nel rispetto dei dati personali riservati, risulta chiaro quanto il datore di lavoro può garantire e quanto chi è in cerca di occupazione può offrire, evitando inutili incomprensioni".

L'Agenzia di Immigrazione invita le aziende e i nuovi immigrati ad iscriversi in modo che siano rispettati i diritti e i doveri presenti nel contratto di lavoro che verrà poi firmato. In questo modo gli immigrati possono vedere i loro diritti rispettati e dare di conseguenza un contributo sempre più importante alla società e all'industria di Taiwan.

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