Taipei, imprenditrice e donna: la conversione "completa un desiderio del cuore"
Taipei (AsiaNews) - Durante il catechismo che l'ha portata al battesimo "chiedevo sempre cosa indossavano Gesù o il profeta Isaia, la Maddalena o Giovanni Battista. È una mia deformazione professionale, che non mi abbandona neanche quando leggo la Bibbia". Passa anche da qui la conversione di Agnes Tsai (蔡小姐), importante imprenditrice di Taiwan nel settore dell'abbigliamento. Nel 2014 ha scelto di entrare a far parte della comunità cristiana in una parrocchia di Taipei.
"Sono stata battezzata lo scorso anno da padre Michael Ku (具東昱神父), della parrocchia del Sacro Cuore di Taipei (聖心天主堂) - racconta ad AsiaNews - alla fine di un percorso iniziato cinque anni fa. Avevo cominciato a pensare al battesimo, perché avevo iniziato a frequentare degli amici della comunità cristiana". A dir la verità - ammette con franchezza - "se un altro mio amico non mi avesse incoraggiata a farmi battezzare, forse da sola non avrei fatto il passo decisivo. Questo è interessante, perché in fondo essere cristiani significa appartenere a una comunità, non lo si diventa da soli".
La sua storia professionale inizia tanti anni fa: "Quando ero molto giovane avevo fatto un'altra professione per otto anni in un'azienda che vendeva accessori per abiti femminili. Era stato il mio primo lavoro e avevo conosciuto gente che aveva il gusto per l'abbigliamento e voleva disegnare qualcosa di originale. Poi sono passata ad un'azienda più grande che importava vestiti dal Giappone e Hong Kong e venivano poi venduti nei vari grandi magazzini di Taiwan".
Questa prima fase dura sette anni: "Poi ho aperto la mia società di produzione e vendita. Sono soddisfatta, voglio capire e soddisfare le esigenze dei clienti, soprattutto i più originali. Ora sono ormai sedici anni che lavoro in maniera indipendente nel campo imprenditoriale".
Persino la preparazione al battesimo ha avuto questa impronta: "Con un sacerdote che veniva regolarmente alla nostra impresa di abbigliamento, abbiamo organizzato una classe di catechismo per diverse persone interessate al messaggio di Gesù. È stato divertente sentire le storie della Bibbia. Io chiedevo sempre che tipo di vestito indossava Gesù o il profeta Isaia, oppure la Maddalena e Giovanni Battista. Era la mia deformazione professionale, mi interessava sapere come avevano vissuto queste persone, come mangiavano o vestivano".
Oltre a essere una famosa professionista, Agnes è anche una mamma e una moglie. La sua famiglia "è contenta del mio lavoro e della mia fede, dato che mi vedono felicissima. Riguardo alla fede cristiana, per me è stato il completamento di un desiderio del cuore e l'inizio di una nuova missione. Per me è importante il fatto che le donne possano esprimere i propri talenti ed essere riconosciute per il loro lavoro e la loro originalità. Nel settore dell'abbigliamento ci sono tante donne famose, credo che anche all'interno della comunità cristiana la donna debba essere sempre più riconosciuta come portatrice di nuove idee. Di recente papa Francesco l'ha sottolineato con molta enfasi. Nella parrocchia, inoltre, ho capito che tutti sono benvenuti e apprezzati. E io voglio dare il mio contributo, portando quella creatività in cui posso fare la differenza".