23/10/2024, 11.19
INDONESIA-VATICANO
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Syukur rinuncia alla nomina a cardinale

Le reazioni in Indonesia alla scelta del vescovo di Bogor che ha chiesto a Francesco di essere tolto dalla lista dei presuli che riceveranno la porpora il 7 dicembre. Il presidente della Conferenza episcopale Antonio Subianto Bunjamin: "Mons. Paskalis sa che cosa è meglio per lui, per la diocesi e per la Chiesa".  

Jakarta (AsiaNews) – È stato accolto con grande stupore anche in Indonesia l’annuncio dato ieri sera dal Vaticano secondo cui papa Francesco ha accettato la rinuncia alla nomina cardinalizia di mons. Paskalis Bruno Syukur, vescovo di Bogor, uno dei 21 nuovi porporati che erano stati annunciati il 6 ottobre scorso e che verranno creati nel prossimo concistoro del 7 e 8 settembre. “La richiesta di sua eccellenza è motivata dal suo desiderio di crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio”, ha scritto in una nota il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni.

Mons. Suykur, frate minore di 62 anni, che guida la diocesi di Bogor dal 2013 ed è anche segretario della Conferenza episcopale indonesiana, sarebbe diventato il primo cardinale originario di Flores, l’isola che è considerata il cuore del cattolicesimo indonesiano. Già al momento dell’annuncio della sua nomina, giunta a sorpresa, nella comunità locale tutti avevano sottolineato la grande semplicità di questo vescovo. E oggi il suo gesto è visto in continuità con questo suo tratto umano.

Da Roma dove sta partecipando al Sinodo il presidente della Conferenza episcopale indonesiana mons. Antonius Subianto Bunjamin, vescovo di Bandung, si è detto scosso dalla notizia. Ma ha subito aggiunto: “Apprezziamo la decisione di mons. Paskalis. Sicuramente sa che cosa è meglio per lui, per la sua diocesi e per la Chiesa in generale. Preghiamo”.

Con la rinuncia di Suykur restano tre i cardinali della storia della Chiesa cattolica indonesiana: il primo fu Justinus Darmojuwono, arcivescovo di Semarang, che ricevette la porpora da Paolo VI nel 1967 ed è poi morto nel 1994. Gli altri due sono invece entrambi viventi: il card. Julius Darmaatmadja, arcivescovo emerito di Jakarta oggi novantenne, creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1994, e il card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, attuale arcivescovo della capitale, insignito del titolo da papa Francesco nel 2019.

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