Sumatera e Kalimantan, ordinati 13 sacerdoti e 3 diaconi (Foto)
Tra essi vi sono quattro tribali Dayak, etnia del Borneo a maggioranza cristiana. L’Ordine dei cappuccini accoglie otto confratelli. Sono cinque i nuovi sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. Nella provincia di Riau, i cattolici sono una piccola minoranza e anche un’ordinazione diaconale diventa un evento storico.
Jakarta (AsiaNews) – Nelle ultime due settimane, le comunità cattoliche dei remoti territori di Sumatera e Kalimantan [la parte indonesiana del Borneo, ndr] hanno celebrato le ordinazioni di 13 sacerdoti e 3 diaconi.
Il 13 febbraio scorso, presso la chiesa di S. Paolo apostolo di Balai Karangan, diocesi di Sanggau (West Kalimantan – foto), ha avuto luogo la cerimonia di consacrazione di tre sacerdoti cappuccini. In assenza del prelato locale, mons. Samuel Oton Sidin della diocesi di Sintang ha officiato la funzione insieme a mons. Hieronymus Herculanus Bumbun, vescovo emerito di Pontianak. Ad esser divenuti sacerdoti sono tre tribali Dayak, etnia a maggioranza cristiana nativa della vasta isola del Borneo. Durante l’omelia, mons. Sidin li ha spronati alla fedeltà a Dio attraverso una vita di preghiera senza fine ed ha invitato le migliaia di fedeli presenti a sostenerli e “richiamarli”, qualora si allontanassero dalla strada del sacerdozio. Giorni prima, l'Ordine dei cappuccini aveva accolto altri cinque sacerdoti a Pematang Siantar (North Sumatera).
Lo stesso giorno e sempre nella provincia di West Kalimantan, il vescovo di Ketapang mons. Pius Riana Prapdi ha presieduto l’ordinazione diaconale di Bonifacius Mite nella parrocchia di S. Martino a Balai Berkuak (foto). Per raggiungere l’isolato villaggio da Ketapang, sono necessarie almeno quattro ore di viaggio in macchina e barca, attraverso imponenti fiumi. Kimpin, volontario presso la diocesi, racconta ad AsiaNews che il nuovo diacono è originario della “cattolica” isola di Flores, nella provincia di East Nusa Tenggara (Ntt). “Secondo di otto figli, si è trasferito qui per frequentare il liceo”, afferma.
Il 7 febbraio, cinque sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù sono stati ordinati a Palembang, capoluogo della provincia di South Sumatera (isola di Sumatera). Essi provengono da diverse parti del Paese e sono: p. Hendrik Ardianto, p. Andreas Sudi Novianto, p. Juspani Lase, p. Emilianus Estrodimas e p. Antonius Tugiyatno. Un prete diocesano locale, p. Titus Jatra Kelana, riferisce che alla cerimonia, officiata dall’arcivescovo Aloysius Sudarso presso la parrocchia di S. Francesco di Sales, hanno preso parte centinaia di sacerdoti e circa un migliaio di fedeli (foto).
L’arcidiocesi di Palembang, sostenuta da alcuni ordini missionari, svolge la sua opera pastorale in un impervio territorio caratterizzato da numerose sfide. P. Frans de Sales rivela che durante le scorse festività natalizie, ha dovuto attraversare vaste distese di piantagioni di palma e strade fangose, pur di incontrare i cattolici locali. “Nonostante i giorni di lotta per raggiungere una destinazione così remota, ero davvero felice di impartire la Santa Eucaristia a questi fedeli così lontani”, ha spiegato il capo della Commissione per le comunicazioni sociali della diocesi.
Nella provincia di Riau (isola di Sumatera), i cattolici sono una piccola minoranza e anche un’ordinazione diaconale diventa un evento storico. A Dumai, la comunità parrocchiale di S. Francesco Saverio ha festeggiato l’ordinazione a diacono di Paul Sinabaripa in una messa celebrata da mons. Martinus Situmorang, vescovo di Padang. Insieme a West Sumatera, terza provincia d’Indonesia quanto a percentuale di musulmani residenti (97,4%), Riau rientra nella diocesi di Padang. Essa copre anche le Isole Mentawai, arcipelago distante 10 ore di traghetto dalle coste di Sumatera. La popolazione di queste piccole e numerose isole è a maggioranza cristiana e riceve la cura pastorale dei sacerdoti saveriani.
Lo scorso 4 febbraio, ad Ambawang, distretto di Bengkayang (West Kalimantan), mons. Agustinus Agus, arcivescovo di Pontianak, ha ordinato diacono un tribale Dayak di nome Matius. Egli proviene da una famiglia protestante di umili origini e prima di entrare nel seminario minore Nyarumkop di Singkawang lavorava come aiutante presso una canonica locale. Ancora adolescente e contro il parere dei genitori che lo volevano agricoltore, nel 2005 Matius si era trasferito a Pontianak per frequentare le scuole medie, trovando ospitalità presso una famiglia cattolica. L’anno seguente, il giovane ha chiesto di essere battezzato.
(Ha collaborato suor Maria Seba sfic)
11/08/2017 13:33