Sul capodanno cinese si profila il rischio dell’influenza aviaria
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ morta la sera del 17 gennaio per influenza aviaria una donna di 27 anni a Shandong (capitale dello Jinan), seconda vittima in Cina a gennaio.
La donna, di nome Zhang, si è ammalata il 5 gennaio per il virus H5N1. E’ la vittima n. 22 per il Paese, dopo che all’inizio del mese è deceduta a Pechino una ragazza di 19 anni che aveva comprato anatre al mercato in una vicina provincia. Sono le prime vittime da circa un anno e ieri è stato annunciato che è pure in ospedale in gravi condizioni a Taiyuan (Shanxi) una bambina di due anni di nome Peng, ammalatasi nell’Hunan.
Ma i nuovi casi preoccupano soprattutto perché hanno colpito persone in località molto differenti e nelle quali non risultano contagi accertati tra il pollame. Ancora ieri sera il ministro dell’Agricoltura ha ripetuto che non è stato trovato “nulla di anormale” in pollai e mercati della zona frequentata da Peng. Lo stesso ministero ha ammonito alla massima attenzione e a precauzioni elementari (come “consumare solo carni ben cotte e lavarsi le mani dopo avere maneggiato carne cruda”) in occasione dei festeggiamenti per il Nuovo anno lunare (che quest’anno cade il 26 gennaio), quando c’è movimento di centinaia di milioni di persone che tornano a casa e ci sono “grande commercio di pollame e il rischio di contagi”.
Da quando il virus è tornato nel 2003 sono state contagiate 391 persone con 247 morti ufficiali, quasi tutti in Asia, anche se si ritiene il dato effettivo molto maggiore. La Cina è considerata tra i Paesi più “a rischio”, anche perché centinaia di milioni di uccelli sono allevati in pollai da cortile. (PB)