Stupro di gruppo a New Delhi, la vittima è in condizioni critiche
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Si riaccende il dibattito sulla sicurezza delle donne in India, dopo lo stupro di gruppo avvenuto la sera del 16 dicembre scorso su un autobus di New Delhi. La vittima, una ragazza di 23 anni, è ricoverata al Safdarjung Hospital in condizioni critiche. La giovane ha riportato ferite al volto e gravi lesioni all'intestino, ed è attaccata a un respiratore. Un suo amico, aggredito nel tentativo di difenderla, è già stato dimesso dall'ospedale. Intanto, la polizia avrebbe arrestato sei persone sospettate di essere coinvolte nella violenza, anche se gli stupratori potrebbero essere sette. Tra i fermati, anche l'autista del mezzo di trasporto. La giovane è una studentessa di fisioterapia.
La ragazza e il suo amico - di cui la polizia non ha reso nota l'identità - hanno preso l'autobus alle 21:30 (ora locale), dopo essere stati al cinema. Secondo il vice commissario di polizia Chhaya Sharma, quattro uomini avrebbero fatto commenti volgari sulla giovane, e sarebbe nata una discussione con l'amico. Gli uomini hanno picchiato il ragazzo con spranghe di ferro e lo hanno spogliato. A quel punto hanno preso la ragazza, l'hanno picchiata e poi spinta nella cabina del conducente, dove si è consumata la brutale violenza. Un'ora dopo, gli aggressori hanno buttato fuori dal mezzo i due giovani, che sono stati trovati sanguinanti e privi di conoscenza dalla guardia di sicurezza di un cantiere.
Il chief minister dello Stato, Sheila Dikshit, ha definito il fatto un "caso scandaloso e fuori dalla norma". La donna ha assicurato che "i colpevoli non potranno godere di cauzione in nessuna circostanza", perché "c'è bisogno di una pena esemplare". Secondo le prime ricostruzioni della polizia, il conducente e l'addetto alle pulizie erano d'accordo con i quattro violentatori.
New Delhi, la capitale dell'India e sede del governo centrale, ha il triste primato di città con il maggior numero di stupri. Solo nell'ultimo anno, la polizia ha registrato 582 casi.