Studio: ogni persona ingerisce almeno 50mila particelle di microplastica all’anno
Le ricerche pubblicate nella rivista “Environmental Science and Technology”. Le microplastiche sono ormai contenuti in tutti i cibi e le bevande, e perfino nell’aria. Bere solo acqua in bottiglia, fa assorbire fino a 130mila particelle in un anno. Non si conosce ancora l’influenza sulla salute delle persone.
Londra (AsiaNews/Agenzie) – In un anno, una persona ingerisce in media almeno 50mila particelle di microplastica all’anno, una parte delle quali vengono respirate anche dai polmoni.
È una delle conclusioni emerse in uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology.
Esso prende in esame altri studi che mostrano i quantitativi di microplastica contenuta in pesci, zucchero, sale, birra, acqua, come pure nell’aria. A queste si aggiungono alcune misurazioni basate sulla dieta di un americano medio, tenendo conto che molti cibi – come pane, formaggi, carne, verdure – contengono particelle di microplastica.
In totale, la stima è che un adulto ingerisca almeno 50mila particelle all’anno, mentre un bambino ne ingerisce circa 40mila. Ma allargando lo studio su altri cibi e bevande, si potrebbe arrivare a centinaia di migliaia di particelle in un anno.
Per l’acqua, l’elemento più studiato, si nota che l’acqua in bottiglie (di plastica) contiene circa 22 volte più di particelle rispetto all’acqua del rubinetto. Una persona che beve solo acqua in bottiglia, assorbe 130mila particelle in un anno soltanto da questa fonte; bere acqua dal rubinetto fa assorbire solo 4mila particelle.
Non si conosce ancora l’impatto che tale ingestione provoca sulla salute. Si pensa che l’assorbimento nel corpo umano delle particelle possa provocare reazioni a sostanze tossiche.
L’inquinamento da microplastica, prodotto dalla disintegrazione dei rifiuti, è divenuto un fenomeno globale che richiede un cambiamento negli stili di vita.
11/12/2019 08:48