Studente indù convertito al cattolicesimo: Cristo ci aiuta a trovare la nostra strada
Kathmandu (AsiaNews) - "Voglio condividere la Parola di Dio con quei giovani, miei coetanei, che si sentono persi e confusi. Tutti i ragazzi dovrebbero andare in chiesa". A parlare è Siddhanta Chhetri, 25 anni, uno studente universitario del Nepal che il 23 febbraio scorso ha ricevuto la Prima Comunione, nella cattedrale dell'Assunzione a Kathmandu. Convertito al cattolicesimo dall'induismo, il giovane racconta ad AsiaNews come "frequentare la Chiesa" lo abbia aiutato a superare tanti problemi che prima aveva.
"Vedo migliaia di ragazzi nepalesi - spiega Chhetri - soprattutto di religione induista, che vivono una spiritualità arida e sono confusi. Incontrano molte difficoltà perché mancano di una vera guida. Anche io avevo tanti dubbi sulla mia vita e la mia carriera. Poi, quando ho iniziato a frequentare in modo regolare la chiesa, a parlare con i sacerdoti e altri giovani cattolici, ho trovato la mia strada".
"L'induismo comprende pratiche tradizionali e superstiziose - sottolinea - che portano alla desertificazione spirituale di molti giovani. Questo ha spinto tanti ragazzi a cadere nella criminalità o nell'abuso di droga. Quello che invece ho imparato dalla Chiesa è che la spiritualità è un grande strumento di successo. I cattolici sono persone soddisfatte perché sono salde nella loro fede in Gesù e vivono secondo la Parola di Dio".
Chhatri ha compiuto il suo cammino di catecumenato nella cattedrale dell'Assunzione. "Al momento - nota ad AsiaNews Bhim Rai, un catechista - stiamo preparando più di 20 persone".
P. Richard Rai, un sacerdote della cattedrale, spiega: "Noi serviamo chiunque abbia bisogno. Le persone vengono da noi per un consiglio, e noi le ascoltiamo e assistiamo secondo il nostro sentire. In tanti, cattolici e non, visitano la nostra chiesa. Molti imparano a vivere in Cristo".
03/04/2018 12:15