Stragi della Pasqua 2019: Sirisena dice di conoscere i 'veri responsabili'
L'ex presidente - già condannato per non aver saputo prevenire gli attentati che causarono 273 morti - ora si dice disposto a rivelare in un'udienza a porte chiuse in tribunale i segreti che ha tenuto nascosti sulla vicenda ancora senza giustizia. P. Rohan Silva: "Se il governo avesse coraggio dovrebbe farlo arrestare immediatamente".
Colombo (AsiaNews) - “Sono pronto a fare luce sui veri responsabili delle stragi della domenica di Pasqua del 2019”. Nuove dichiarazioni dell'ex presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, rilanciano la sete di giustizia delle vittime di questa tragedia che il 21 aprile 2019 costò la vita a 273 persone, oltre al ferimento di altre 500. Parlando con alcuni giornalisti a Kandy, Sirisena – condannato dalla Corte Suprema all’inizio del 2023 al pagamento di un risarcimento per non aver saputo prevenire le stragi – si è detto disposto a rivelare circostanze finora tenute segrete.
"I sospetti che sono attualmente in custodia cautelare in relazione agli attentati - ha dichiarato - sono delinquenti minori. I veri colpevoli sono ancora in libertà. Sono pronto a fare luce sugli autori degli attacchi della domenica di Pasqua e a rilasciare una dichiarazione speciale se sarò convocato in tribunale”, ha proseguito aggiungendo però sibillinamente che avendo finora tenute nascoste queste informazioni “è indispensabile che poi anche i giudici le tengano nascoste”.
Le nuove dichiarazioni dell’esponente politico sono state colte come una sfida dai movimenti che sostengono la richiesta di giustizia dei familiari delle vittime. “Se il governo attuale avesse realmente coraggio, l'ex presidente Maithripala Sirisena dovrebbe essere arrestato immediatamente” ha commentato in una conferenza stampa p. Rohan Silva, direttore del Center for Social and Religions. “Cogliete queste opportunità per rendere giustizia e non tradire le famiglie dei 500 feriti e dei 273 morti che stanno ancora soffrendo”.
P. Silva ha anche ricordato che la Chiesa cattolica e gli altri gruppi che sostengono le vittime hanno sempre sostenuto “che ci sono delle menti dietro queste stragi. Era un gruppo che ha messo in atto un programma pianificato con un movente politico. Se una persona comune avesse fatto la stessa dichiarazione di Maithripala Sirisena, sarebbe già stata arrestata, ma lui è ancora libero”.
La leadership cattolica dello Sri Lanka ha chiesto un'indagine indipendente sull'attacco e ha affermato che la carneficina di Pasqua ha chiaramente favorito la vittoria dell'ex presidente Gotabaya Rajapaksa alle presidenziali del 2019.