Strage al Café di Dhaka: condannati a morte sette terroristi
L’attacco all’Holey Artisan Bakery Cafè della capitale, avvenuto nel 2016, ha provocato 22 vittime, fra questi, molti italiani. Alla lettura della sentenza, i militanti hanno reagito urlando “Allah Akbar”. La sentenza sarà eseguita per impiccagione.
Dhaka (AsiaNews) – Questa mattina il Tribunale speciale anti-terrorismo ha condannato a morte sette militanti islamici, e ha assolto un ottavo, per la strage compiuta all’Holey Artisan Bakery Cafè di Dhaka il primo luglio 2016. Alla lettura della sentenza, i condannati hanno reagito urlando contro il giudice Md Majibur Rahman e lanciando slogan a favore della creazione di uno Stato islamico. Essi erano stati arrestati durante le indagini a tappeto delle forze di sicurezza contro il fondamentalismo islamico e incriminati nel luglio 2018. Saranno tutti impiccati.
Durante l’attacco al bar frequentato in particolare da stranieri nel quartiere benestante di Gulshan, sede di diverse ambasciate, sono state trucidate 22 persone, di cui 17 stranieri in maggioranza italiani (foto 2). Nell’assedio, durato tutta la notte, sono rimasti uccisi i cinque militanti islamici che avevano assaltato il ristorante e altri due poliziotti.
I condannati sono: Rashidul Islam alias Ryash, pianificatore; Jahangir Alam alias Rajib Gandhi, reclutatore degli attentatori; Sohel Mahfuz, fornitore delle granate; Rakibul Hasan Regan, “formatore” religioso; Hadisur Rahman Sagor, fornitore delle armi; Mamunur Rashid Ripon e Shariful Islam Khaled. Mizanur Rahman alias Baro Mizan è l’unico assolto dalle accuse (foto 3).
L’attacco al bar di Dhaka è stato il peggior attentato mai avvenuto in Bangladesh. Esso ha sdoganato la presenza di un fondamentalismo violento e organizzato in un Paese segnato fino ad allora da armonia e pacifica convivenza. Durante l’udienza, alcuni degli imputati hanno anche inneggiato alla guerra santa islamica con il grido di battaglia “Allah Akbar”.
Gli avvocati difensori hanno annunciato che sfideranno il verdetto. Delwer Hossain, uno dei legali, ha dichiarato davanti alle telecamere che gli imputati “non hanno ottenuto giustizia”. Shamsuzzaman Shams, fratello di una delle vittime, esprime invece soddisfazione per il verdetto. “Siamo contenti – afferma – perché il popolo del Bangladesh non vuole un Paese di terroristi. In questo modo coloro che hanno intrapreso la strada sbagliata del fondamentalismo potranno ritornare sulla retta via. Siamo felici che giustizia è stata fatta”.
(Photo credit: Dhaka Tribune)
24/07/2018 11:48
01/07/2017 11:48