Storia del Vietnam: on line il catalogo delle lettere dei missionari francesi
Le Missions Etrangères de Paris hanno inventariato le 400 scatole di documenti del Fondo Vietnam che raccoglie i documenti sulle missioni nel Paese da fine XIX secolo al 1975. Materiali a disposizione della consultazione degli storici presso la sede dell'Irfa a Parigi.
Parigi (AsiaNews/Irfa) - Tutta la corrispondenza tra Parigi e i suoi missionari in Vietnam, catalogata e con l’indice messo a disposizione on line per quanti in tutto il mondo studiano la travagliata storia del Novecento in questo Paese. È la nuova iniziativa dell’Irfa, l’istituto di ricerca sui rapporti tra la Francia e l’Asia promosso dalle Missions Etrangères de Paris, che ha da poco lanciato una piattaforma per la consultazione del suo Fondo Vietnam.
Nell'ultimo anno sono state classificate le 400 scatole di archivi di questa missione dell’istituto francese tra la fine del XIX secolo e il 1975 e l’inventario è stato ora pubblicato sul web. Questo catalogo permetterà a tutti i ricercatori interessati alla storia del Vietnam di sapere che cosa possono trovare negli archivi dell'Irfa, sono aperti alla consultazione pubblica nella sala di lettura della sede di Rue de Bac a Parigi.
Il fondo Vietnam è costituito principalmente dalla corrispondenza tra i vari organi delle Mep e le missioni locali. A parte le diocesi di Hung Hoa (depositata nel 1963 da Mons. Mazé) e di Kontum (depositata nel 1964 e nel 1975 da Mons. Seitz), nessuna diocesi vietnamita ha depositato i propri fondi a Parigi.
La prima presenza delle Missions Etrangères de Paris in Vietnam risale in realtà al XVII secolo. Nel 1662, il vescovo Pierre Lambert de La Motte divenne il primo vicario apostolico della Cocincina. Louis Chevreuil è stato il primo missionario europeo a raggiungere questa regione il 26 luglio 1664, in qualità di vicario delegato da mons. de La Motte. François Deydier arrivò nel Tonchino nel 1666. Nel 1790 i missionari delle Mep in Tonchino erano ancora solo quattro. La Rivoluzione francese e la chiusura del seminario di Parigi seppellirono poi ogni speranza di aumentare il numero dei missionari fino al 1815.
Nella seconda metà del XIX secolo, in seguito al Trattato di Hué e alla creazione dell'Indocina francese nel 1887, i missionari poterono riorganizzarsi: il Paese fu diviso in diversi vicariati, il personale fu aumentato e ci furono più conversioni. Il numero di cattolici nel Tonchino occidentale passò da 140mila a 220mila. All'inizio del XX secolo, sollecitati dalle difficoltà dell'amministrazione francese, dalla carestia e dalla crisi economica, le MEP decisero di trasferire le responsabilità ecclesiastiche al clero vietnamita locale
Durante la guerra d'Indocina (1946-1954), la situazione dei missionari in Vietnam variava a seconda delle zone occupate dai Vietminh o dall’esercito francese. Questo portò quasi 700mila cattolici a rifugiarsi nel Sud, e dal 1970 in poi nessun missionario Mep fu presente nel Nord. Dopo la proclamazione della Repubblica Socialista del Vietnam nel 1975, tutti i missionari rimasti furono espulsi dal Paese.
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