Star del tennis cinese: ho subito abusi sessuali dall'ex vice premier Zhang Gaoli
Peng Shuai ha lanciato l’accusa sui social media. Crollano le azioni quotate a Hong Kong della famiglia del politico. La sportiva dice di aver voluto raccontare la verità anche se è come "usare un uovo per colpire la pietra”. Le autorità cinesi si rifiutano di commentare e mettono in moto la censura.
Pechino (AsiaNews) – La star del tennis cinese Peng Shuai ha rivelato di aver subito per anni abusi sessuali dall'ex vice premier Zhang Gaoli. L’accusa è apparsa in un lungo post circolato su Weibo, una sorta di Twitter cinese. È la prima volta in Cina che una denuncia del movimento “MeToo” tocca un peso massimo del Partito comunista cinese (Pcc). Anche se le autorità hanno rimosso subito il messaggio originale, lo scandalo ha acceso la discussione sulla corruzione e la vita privata dei principali leader del Paese.
Quattro titoli azionari legati alla famiglia Zhang, quotati alla borsa di Hong Kong, sono crollati tra il 5% e il 10%, causando perdite di mercato per 20 miliardi di dollari HK (2,2 miliardi di euro). Put Lee (李圣泼), marito della figlia adottiva di Zhang Gaoli, è azionista e dirigente di molte società a Hong Kong. Dai “Panama Papers” pubblicati nel 2016 dal Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi era emerso che Lee all’epoca possedeva tre società offshore.
Peng Shuai, 35 anni, è una tennista di livello che ha sconfitto molte giocatrici tra le prime 10 al mondo; nel 2013 ha vinto il doppio femminile di Wimbledon in coppia con la taiwanese Hsien Su-wei, trionfando anche agli Open di Francia del 2014.
Secondo la descrizione di Peng, la sua relazione con Zhang risale a un decennio fa, quando il politico cinese era il capo del Partito a Tianjin, prima di essere promosso a membro del Comitato permanente del Politburo, massimo organo decisionale del Pcc e dunque del Paese, e di servire come vice premier. Dopo il 19° Congresso del Pcc, Zhang ha gradualmente lasciato il potere ed è scomparso dalla scena pubblica. È considerato un membro della cricca di Jiang Zemin, ex presidente cinese e segretario generale del Partito.
La tennista ha affermato che Zhang aveva interrotto i contatti con lei da quando egli aveva ottenuto la promozione a Pechino. Nel suo post Peng ha ricordato un episodio avvenuto nel 2018, dopo che il leader si era ritirato dal suo incarico di vice premier. Invitata a casa di Zhang, Peng aveva accusato il politico di averla "forzata" ad avere una relazione sessuale. La discussione sarebbe avvenuta mentre la moglie di Zhang era fuori dalla porta. La tennista ha scritto che Zhang era preoccupato che lei avesse registrato i loro colloqui per lasciare delle prove. Peng ha precisato però che non vi è alcun audio o video di quegli incontri.
Le autorità hanno fatto scattare la censura in tempi rapidissimi. Il post originale è stato cancellato e i contenuti web su Peng risultano inaccessibili. Anche la parola "tennis" è un argomento proibito su Weibo. Alla fine del suo post, la tennista ha scritto di aver deciso di dire la verità anche se è come "usare un uovo per colpire la pietra, una falena che vola verso il fuoco, l'autodistruzione".
Zhang e le autorità cinesi tacciono sull'accusa. Il portavoce del ministero cinese degli Esteri, Wang Wenbin, ha risposto ai giornalisti di "non aver sentito nulla sulla questione e che non era un affare diplomatico". In Cina gli scandali sessuali e le relazioni extraconiugali sono accuse comuni contro i funzionari licenziati per lotte di potere; è raro però che la vita privata dei leader del Partito sia esposta in modo così palese sul web.
08/10/2022 11:30