Sri Lanka: un documentario dei “figli della guerra” racconta lo strazio di un Paese
di Melani Manel Perera
“La Libertà parla” è l’opera di un gruppo di giovani dell’industria cinematografica, tutti nati durante il conflitto e testimoni di violenze e atrocità. E’ un documentario-inchiesta, in cui parlano i protagonisti delle due parti.
Colombo (AsiaNews) – “Freedom speaks”, la libertà parla è titolo di un documentario di inchiesta prodotto da un gruppo di giovani che lavorano nell’industria cinematografica dello Sri Lanka, basato su testimonianze dirette della guerra. “Il fatto rimarchevole è che ogni fonte è identificata e autenticata per offrire credibilità alla storia. Il documentario manda un messaggio forte e chiaro all’audience occidentale verso cui è diretto”, ha dichiarati Gomin Daysari, un avvocato di grande esperienza alla presentazione dell’opera Era presente all’evento il ministro della Difesa Gotabaya Rajapaksa.
Il documentario diretto da Suneth Malinga Lokuhewa, sceneggiatura di Jeevan Chandimal, rivela le esperienze tremende e inedite della gente Tamil innocente, le cui vite sono state per tre decadi straziate da guerra e terrorismo. L’opera è diretta a far prendere conoscenza del fatto che “il mondo, senza saperlo, ha appoggiato il terrorismo in Sri Lanka. E’ contro le menzogne sparse maliziosamente da individui e organizzazioni malvagi che vorrebbero che tornassimo in guerra. Ed è diretto anche a tranquillizzare le menti preoccupate dei cittadini dello Sri Lanka che assistono preoccupati a questa campagna, senza poter fare nulla”, ha detto il regista, Suneth Malinga.
E’ un documentario creato da figli della guerra; tutti i membri della produzione sono nati durante il conflitto. “La nostra prima memoria di violenza nasce con i disordini del 1983. Da allora siamo cresciuti con la violenza, in un’atmosfera piena di paura e tensione”, ha dichiarato il regista. “Abbiamo visto villaggi massacrati, bombe esplodere, nostri parenti e amici uccisi in attacchi terroristici. Fino a molto di recente non abbiamo saputo che cosa è la pace. Non pensavamo che fosse possibile. Qui, nel sud, avevamo molti amici Tamil, e non ci siamo mai odiati”.
“Non avevamo nessuna idea del perché questa guerra è continuata per 30 anni, e che cosa faceva sì che i nostri fratelli e sorelle del nord diventassero kamikaze, e perché assassinavano civili innocenti. Non finché non li abbiamo incontrati e non abbiamo viaggiato in questa parte sconosciuta della nostra patria. E abbiamo incontrato anche i soldati che combattevano contro questo gruppo terrorista senza scrupoli e hanno liberato il Paese. E abbiamo scoperto una verità shoccante dietro questo dramma che ha straziato le nostre vite”, ha concluso Malinga. Il lavoro documentario del gruppo continuerà in futuro.
Il documentario diretto da Suneth Malinga Lokuhewa, sceneggiatura di Jeevan Chandimal, rivela le esperienze tremende e inedite della gente Tamil innocente, le cui vite sono state per tre decadi straziate da guerra e terrorismo. L’opera è diretta a far prendere conoscenza del fatto che “il mondo, senza saperlo, ha appoggiato il terrorismo in Sri Lanka. E’ contro le menzogne sparse maliziosamente da individui e organizzazioni malvagi che vorrebbero che tornassimo in guerra. Ed è diretto anche a tranquillizzare le menti preoccupate dei cittadini dello Sri Lanka che assistono preoccupati a questa campagna, senza poter fare nulla”, ha detto il regista, Suneth Malinga.
E’ un documentario creato da figli della guerra; tutti i membri della produzione sono nati durante il conflitto. “La nostra prima memoria di violenza nasce con i disordini del 1983. Da allora siamo cresciuti con la violenza, in un’atmosfera piena di paura e tensione”, ha dichiarato il regista. “Abbiamo visto villaggi massacrati, bombe esplodere, nostri parenti e amici uccisi in attacchi terroristici. Fino a molto di recente non abbiamo saputo che cosa è la pace. Non pensavamo che fosse possibile. Qui, nel sud, avevamo molti amici Tamil, e non ci siamo mai odiati”.
“Non avevamo nessuna idea del perché questa guerra è continuata per 30 anni, e che cosa faceva sì che i nostri fratelli e sorelle del nord diventassero kamikaze, e perché assassinavano civili innocenti. Non finché non li abbiamo incontrati e non abbiamo viaggiato in questa parte sconosciuta della nostra patria. E abbiamo incontrato anche i soldati che combattevano contro questo gruppo terrorista senza scrupoli e hanno liberato il Paese. E abbiamo scoperto una verità shoccante dietro questo dramma che ha straziato le nostre vite”, ha concluso Malinga. Il lavoro documentario del gruppo continuerà in futuro.
Vedi anche
Wickremesinghe: non solo aiuti, costruiamo il Paese del 2050
07/12/2022 12:30
07/12/2022 12:30