Sri Lanka, radicali buddisti attaccano due chiese cristiane indipendenti
Hikkaduwa (AsiaNews) - La polizia dello Sri Lanka ha identificato 24 persone - tra cui otto monaci buddisti - responsabili dell'attacco contro due Chiese cristiane indipendenti a Hikkaduwa, località turistica nel sud del Paese. L'aggressione è avvenuta due giorni fa in pieno giorno: guidato dai religiosi buddisti, il gruppo ha organizzato una protesta fuori dai due centri religiosi, chiedendone la chiusura. La dimostrazione è presto degenerata: i manifestanti hanno rotto il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine e hanno attaccato gli edifici.
La polizia ha ammesso di non essere riuscita a contenere la folla. Il gruppo ha assediato le due Chiese indipendenti - la Calvary Free Church e la Assemblies of God - lanciando pietre e mattoni. Dopo aver distrutto porte e finestre, essi hanno fatto irruzione dentro i centri, dando fuoco ai simboli religiosi e ai libri, incluse alcune Bibbie.
Secondo i monaci buddisti che guidavano gli assalitori, le autorità locali avevano ordinato alle due chiese di chiudere per mancanza di permessi. Tuttavia, i pastori che guidano le due comunità hanno sempre sostenuto di essere in regola e di poter quindi continuare le loro attività.
Questi attacchi alimentano un clima di crescente intolleranza religiosa nei confronti delle minoranze, generato dal ritorno di un certo nazionalismo buddista tra i singalesi, la comunità di maggioranza dello Sri Lanka. In particolare, sono due i gruppi radicali buddisti responsabili di diverse aggressioni contro musulmani e cristiani: il Bodu Bala Sena (Bbs) e il Sinhala Ravaya ("eco singalese"). La missione dei loro seguaci è di proteggere la popolazione buddista e singalese, e la sua religione.
Su una popolazione di 21,6 milioni di persone, il 73,8% è di etnia singalese. La religione ufficiale è il buddismo, praticato dal 69,1% della popolazione. Con appena il 7,9%, l'islam è la seconda religione del Paese, seguita per lo più da membri di etnia e lingua tamil.