Sri Lanka, morto il venerabile Sobitha Thero “rivoluzionario” padre della democrazia
Colombo (AsiaNews) – Il venerabile Maduluwawe Sobitha Thero si è spento l’8 novembre in un ospedale di Singapore all’età di 73 anni. Il monaco buddista era considerato un “rivoluzionario”, in prima linea contro il potere autocratico del regime di Rajapaksa e il sistema di corruzione dilagante nello Sri Lanka. Il Paese perde uno dei leader religiosi di maggior rilievo, impegnatosi in modo attivo nello sviluppo della nazione e nella costruzione dell’attuale società democratica.
Il governo di Colombo ha deciso di organizzare domani i funerali di Stato e ha indetto una giornata di lutto nazionale. Diversi esponenti religiosi, attivisti e membri della società srilankese hanno mandato messaggi di condoglianze, sottolineando il ruolo importante avuto dal monaco. “La sua scomparsa – dicono – lascia un grande vuoto, che non può essere colmato”.
Il venerabile Sobitha Thero si era impegnato con entusiasmo a favore del cambiamento politico in chiave democratica, culminato a gennaio con l’elezione del presidente Sirisena. È stato uno dei pochi a denunciare il crescente autoritarismo dell’ex presidente Rajapaksa, che gli anni successivi alla guerra civile non tollerava forme di dissenso. Ha incoraggiato l’instaurazione di buone pratiche di governo e di una società armonica, multi-etnica e multi-religiosa.
Il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha dichiarato: “Egli è stato un leader religioso per tutti, altruista e generoso”. Dhiloraj Canagasabey, vescovo anglicano di Colombo, ha aggiunto: “Ha lavorato in modo instancabile per una società basata su giustizia e verità. Il più grande onore che possiamo rendergli è continuare la sua lotta e assicurarci che valori come l’onestà, la trasparenza e la giustizia siano rafforzati nella vita pubblica di questo Paese”.
La dott.ssa Nimalka Fernando, attivista cristiana, dice ad AsiaNews: “la scomparsa del venerabile Sobitha Thero è una grave perdita, soprattutto adesso che lo Sri Lanka ha avviato un nuovo percorso politico”. Ella ricorda il primo incontro con il monaco, avvenuto alla fine degli anni ’70 durante uno sciopero degli infermieri. “Aveva una forza formidabile – sostiene – che tutti gli riconoscevano. Non mancava mai di rispondere alle sfide del momento e di lavorare per l’inclusione dei più bisognosi. Egli condannava tutte le forme di discriminazione e di estremismo religioso”.
I prigionieri tamil rinchiusi nelle carceri del Paese, che stanno manifestando contro il loro regime di detenzione, hanno espresso il loro cordoglio e ricordato che il monaco era a favore del rilascio dei carcerati. Da ultimo il dott. Jehan Perera, attivista cristiano, commenta: “Qualche nuovo rappresentante deve raccogliere l’eredità del venerabile Sobitha. Egli ha concluso la sua vita come leader dello Sri Lanka, non cercando nulla per se stesso ma per il benessere del popolo, a prescindere dalla razza o dalla religione. Egli diceva di inseguire la luce della verità, perseguire la retta vita, riparare agli sbagli, e creare un Paese libero”.
15/06/2018 12:34
08/07/2019 12:03