Sri Lanka, crisi e povertà: oltre 410mila ragazze malnutrite
È quanto emerge da uno studio di The Lancet fra il 1990 e il 2022. Colombo è il secondo Paese al mondo per gravità del problema dietro l’India, sebbene Delhi negli ultimi anni abbia invertito la tendenza. Al vaglio del ministero della Sanità “cestini alimentari” per quanti sono affetti da malnutrizione acuta moderata (Mam).
Colombo (AsiaNews) - Bambine e ragazze dello Sri Lanka sono fra le più malnutrite e sottopeso al mondo, affette da una forma di malnutrizione a da condizioni di vita che ne mettono a rischio la sopravvivenza stessa. È quanto emerge da uno studio ultra-trentennale (dal 1990 al 2022) effettuato dagli esperti della prestigiosa rivista medica britannica The Lancet, pubblicata il 29 febbraio scorso e che conferma il persistere dell’emergenza alimentare che le recenti crisi non contribuiscono certo a migliorare. Colombo, infatti, è seconda solo all’India a livello globale per ragazze di fascia di età fra i 5 e i 19 anni a essere “pericolosamente sottopeso”; ad oggi sono oltre 410mila le ragazze malnutrite o in condizioni di grave precarietà con una prevalenza del 16,4% sul totale.
Lo studio ha preso in esame l’Indice di massa corporea (Bmi) come misura di riferimento per stabilire se il bambino è sottopeso, classificandolo come sottoposto a stenti, deperito o entrambi. In particolare, il dato sul deperimento è significativo perché rischia di mettere in pericolo la vita stessa del minore, troppo magro per il suo peso e con criticità nel sistema immunitario. Nel lungo periodo si possono verificare problemi - o ritardi - nello sviluppo e, in caso di deperimento grave, vi è un rischio maggiore di morte. La ricerca è opera della Ncd Risk Factor Collaboration, una rete globale di scienziati della salute insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Gli specialisti in nutrizione e stili di vita Damayanthi Ranatunga, Senarath Mudalige e Dhanushka Liyanage spiegano ad AsiaNews che “essere sottopeso significa pesare meno” rispetto agli standard della propria età. Il bambino “può essere sottoposto a stenti o deperito, o vivere con entrambe le condizioni che mettono in pericolo la sua sopravvivenza dall’infanzia all’età adulta”. “La maggior parte dei bambini è sottopeso, deperita o rachitica a causa di una inadeguata quantità di micronutrienti, risultato della denutrizione”. Quindi, un bambino con carenze “manca di vitamine e minerali essenziali” per il proprio corpo e per espletarne le funzioni, come “la produzione di enzimi, ormoni e altre sostanze necessarie per la crescita e lo sviluppo”.
Secondo gli studi del Fondo Onu per l’infanzia (Unicef), dell’Oms, della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e della Banca mondiale, i bambini affetti da rachitismo “potrebbero non raggiungere mai la loro massima altezza”. Vi sono conseguenze anche sul cervello che “potrebbe non svilupparsi mai al massimo delle proprie potenzialità cognitive”.
L’Asia meridionale ha la più alta prevalenza di deperiti rispetto a qualsiasi altra sotto-regione del mondo. Nel 2022, oltre 25 milioni di bambini inferiori ai cinque anni erano affetti da deperimento fisico. Inoltre, secondo i dati della ricerca “a differenza dello Sri Lanka, in India i dati sul sottopeso sono diminuiti nei 33 anni successivi al 1990”.
I consulenti medici Rohan Gamage e Sajeewani Ratnayaka aggiungono che “anche prima della cristi economica” che ha colpito lo Sri Lanka negli ultimi anni “la malnutrizione era un problema di salute pubblica per il Paese: il 40% dei bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni era troppo magro a causa della mancanza di nutrienti. È un problema comune sia nelle aree rurali che in quelle urbane. Molti genitori non sono in grado di fornire pasti nutrienti ai propri figli”. Inoltre, avvertono allarmati, la situazione “potrebbe peggiorare in futuro a causa dei prezzi esorbitanti dei prodotti di prima necessità, tra i quali vi sono verdure e pesce. Alcuni bambini non riescono a mangiare nemmeno un uovo al giorno”.
Secondo alti funzionari, il ministero della Sanità si starebbe preparando a fornire “cesti alimentari” per i che soffrono di malnutrizione acuta moderata (Msm) non appena l’Unicef avrà erogato la seconda tranche di fondi all’inizio del 2024. “Anche se in precedenza era previsto di fornire barrette nutrizionali ai bambini con l’assistenza di un produttore privato di biscotti, il dipartimento di Nutrizione ha stabilito che una barretta nutrizionale non fornisce le sostanze nutritive necessarie a un bambino affetto da Mam. Pertanto, le autorità hanno deciso di fornire un pasto bilanciato che includa i nutrienti necessari, progettato per soddisfare le esigenze dietetiche dei bambini e contribuire all’eliminazione della malnutrizione infantile. Il cesto alimentare - conclude la fonte ministeriale - includerà le categorie di alimenti raccomandate e sarà distribuito attraverso le ostetriche della sanità pubblica, che elencheranno le famiglie con bambini affetti da Mam”.
02/11/2004
02/10/2018 08:32