Sri Lanka, arrestate 49 persone per le violenze anti-islamiche
Colombo (AsiaNews/Agenzie) - La polizia dello Sri Lanka ha arrestato 49 persone, in relazione alle violenze anti-islamiche avvenute nel sud del Paese per mano di radicali singalesi buddisti. Tra i fermati - presi nella notte - vi sono sia buddisti che musulmani. Intanto le autorità hanno rimosso il coprifuoco nelle città di Beruwala e Alutgama - a maggioranza islamica - dove i seguaci della "Brigata buddista" Bodu Bala Sena (Bbs) hanno scatenato il loro attacco.
Centinaia di militari sono stati incaricati di aiutare la polizia a contenere la violenza, scoppiata in seguito a un comizio del Bbs tenuto il 15 giugno scorso. Gli abitanti affermano che le forze dell'ordine non hanno fatto quasi nulla per fermare i disordini, durante i quali decine di negozi e abitazioni sono stati attaccati da militanti armati di pistole, bombe e coltelli.
Iyad Madani, segretario generale dell'Organisation of Islamic Cooperation (Oic, una delle più importanti associazioni islamiche al mondo), ha dichiarato: "Chiediamo di mantenere rapporti calmi e pacifici tra le due comunità, ma esortiamo le autorità di restaurare lo Stato di diritto, investigare sull'accaduto e assicurare i colpevoli alla giustizia".
Il Bodu Bala Sena è un movimento radicale di ispirazione buddista, la cui missione è "proteggere" la comunità singalese buddista. I singalesi sono l'etnia di maggioranza in Sri Lanka (73,8%), seguiti dai tamil (circa l'8%). Il buddismo è la religione ufficiale ed è praticata dal 69,1% della popolazione. L'islam è la seconda religione più diffusa (7,6%), seguita dall'induismo (7,1%) e dal cristianesimo (6,2%).