Sri Lanka, appello al governo: libertà d’espressione e di movimento per Ruki Fernando
Colombo (AsiaNews) – Togliere le restrizioni alla libertà d’espressione e di movimento imposte oltre un anno fa dal vecchio governo dello Sri Lanka a Ruki Fernando, scrittore cattolico e attivista sociale. È quanto chiesto ieri al presidente Maithripala Sirisena da 102 sostenitori dei diritti umani e quattro organizzazioni. “Simili limitazioni a un attivista come Ruki – hanno scritto in un comunicato – è senza precedenti nella storia del Paese”.
Il 16 marzo 2014 Ruki Fernando e p. Praveen Manehan, un sacerdote tamil, sono stati arrestati “per terrorismo” per essere intervenuti in difesa di Jeyakumari Balendaran, una attivista per i diritti umani arrestata pochi giorni prima con false accuse. La donna è stata liberata il 10 marzo scorso.
Grazie a una grande mobilitazione scatenata dalla Chiesa cattolica e da diverse associazioni cristiane, il 19 marzo 2014 il sacerdote e l’attivista sono stati rilasciati. Tuttavia due giorni dopo, su richiesta del Dipartimento anti-terrorismo (Tid), un tribunale ha emesso un’ordinanza restrittiva contro Ruki Fernando.
“Sono più di quattro mesi – si legge nel comunicato – che gli avvocati di Ruki hanno presentato richieste verbali e scritte al dipartimento del procuratore generale per chiedere la chiusura del caso e la cancellazione dell’ordinanza. C’è stato un segnale di disponibilità a togliere le restrizioni alla libertà di movimento, ma i funzionari e il Tid rifiutano di chiudere il caso. Questo indica in modo chiaro la continua mentalità anti-diritti umani e anti-libertà di stampa delle forze di sicurezza”.
23/05/2018 12:14