Spari e raid aerei: la guerra afghana arriva al confine con il Tajikistan
Aerei “stranieri” hanno bombardato un’area forestale al confine uccidendo otto talebani. Il raid segue una sparatoria in cui sono morti due cittadini tagiki. Mosca e Dushanbe negano di essere coinvolti. Il confine afghano-tagiko è di rado teatro di scontri. Il degrado della sicurezza: decine di posti di blocco attaccati e 12 poliziotti uccisi nell’ultimo mese.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Spari e raid aerei: il confine fra il Tajikistan e l’Afghanistan si trasforma in teatro di scontro. Lo riferiscono fonti afghane, affermando che ieri aerei stranieri – russi o tagiki – hanno condotto un raid nel distretto di Darqad (provincia afghana di Takhar), uccidendo otto militanti talebani e ferendone sei. L’incursione area segue uno scontro a fuoco del 26 agosto, in cui almeno due guardie di confine tagike sono state uccise dai ribelli che cercavano di introdurre droghe in Tajikistan.
Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani, riporta che il bombardamento ha colpito un’area forestale usata dai ribelli trafficanti. L’area è sotto il controllo dei talebani, ed è stata teatro della sparatoria fra i talebani e le guardie tagike, membri del corpo forestale. Mosca e Dushanbe negano di aver condotto operazioni militari su territorio straniero. In particolare, le autorità tagike riferiscono di non avere “il diritto di bombardare il territorio di un altro Stato”, e che agirebbero solo dopo consultazioni fra le agenzie di difesa dei Paesi. Dushanbe parla infine di “due cittadini”, respingendo l’affermazione che i deceduti siano membri delle forze di sicurezza.
I 1.400 km di confine fra Afghanistan e Tajikistan sono di rado teatro di scontri, rispetto al bellicoso confine afghano-pakistano. Tuttavia, negli ultimi mesi il territorio ha assistito a un degrado della sicurezza e all’aumento degli scontri fra le forze afghane e i gruppi armati ribelli, inclusi i talebani. Le scorse settimane, i militanti islamisti hanno attaccato decine di posti di blocco della provincia. All’inizio di agosto, almeno 12 poliziotti sono rimasti uccisi in un attacco presso una città di confine, nel distretto di Dasht-e-Qala (Takhar).
Negli ultimi mesi, nella regione si assiste a un incremento dei fondamentalismi islamici: sconfitto in Siria e in Iraq, l’Isis sta rinascendo in Asia Centrale.
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