South Waziristan, il mullah Nazir ucciso da un raid dei droni Usa
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) - In un raid compiuto nella tarda serata di ieri dai droni americani in Pakistan è morto il mullah Nazir, figura di primo piano dell'estremismo islamico locale. È quanto confermano questa mattina fonti ufficiali della sicurezza, secondo cui il leader talebano è stato ucciso, assieme al suo vice e altri tre combattenti, da due missili scagliati da un aereo spia senza pilota. Una seconda operazione dei droni, sempre nella zona, ha causato la morte di altri quattro miliziani. I bombardamenti delle forze armate statunitensi hanno interessato un distretto tribale nord-occidentale del South Waziristan, lungo il confine montagnoso con l'Afghanistan.
In passato, egli avrebbe inviato combattenti proprio nel vicino Afghanistan per sostenere la lotta dei talebani contro gli eserciti stranieri e le truppe del governo di Kabul. Il mullah Nazir era stato inoltre ferito in un attentato suicida nel novembre scorso. Il raid dei droni - in cui sarebbe morto anche il vice, Ratta Khan - ha colpito la zona di Angoor Adda, poco distante da Wana, principale città del South Waziristan.
Esperti di anti-terrorismo spiegano che il mullah Nazir - figura di primissimo piano nel South Waziristan - ha siglato un'alleanza con il governo pakistano nel 2007, per collaborare nella gestione delle aree tribali e contenere le operazioni dei talebani pakistani contro l'esercito di Islamabad. Nei fatti, egli ha privilegiato la lotta contro le forze statunitensi e l'esercito di Kabul - a sostegno dei talebani afghani - piuttosto che colpire i soldati pakistani sul territorio nazionale. Proprio per questo motivo erano sorti "forti contrasti" con gruppi talebani locali.
La sua morte potrebbe creare nuove, forti tensioni fra Washington e Islamabad, dato che i vertici militari pakistani giudicano figure come quella del mullah Nazir "essenziali" per mantenere la calma nelle aree più critiche, in particolare le zone tribali. Gli attacchi compiuti dai velivoli spia sono di molto aumentati sotto la presidenza statunitense di Barack Obama, che ha approvato di persona diverse operazioni; essi hanno causato la morte di centinaia di persone, fra cui molti civili, innescando proteste pubbliche e ira fra la popolazione in Pakistan.
07/09/2021 08:49
08/07/2021 08:53