Sotto inchiesta il sindaco di Istanbul: ‘irrispettoso’ verso Maometto II
Ekrem Imamoglu è il principale rivale del presidente Erdogan. Il primo cittadino avrebbe mancato di rispetto, per aver camminato nei pressi del mausoleo del defunto sultano con le mani dietro la schiena. Egli sarebbe anche sotto inchiesta per presunti contatti con esponenti del partito curdo Hdp.
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità turche hanno aperto un’inchiesta a carico del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, uno dei principali rivali del presidente Recep Tayyip Erdogan, fra i pochi in grado di competere col lui per prestigio e consenso. Secondo i magistrati egli avrebbe mostrato “mancanza di rispetto” nel corso di una visita al mausoleo del sultano Maometto II, che si è tenuta nel maggio dell’anno passato.
Il quotidiano di opposizione Cumhuriyet, che ha rivelato la vicenda, riferisce che in quella occasione il primo cittadino avrebbe camminato tenendo le mani dietro la schiena (nella foto), durante la visita alla tomba della moglie del sultano Gulbahar. Immediata la replica dell’entourage del sindaco della capitale economica e commerciale della Turchia, che parla di un procedimento “senza senso”. Il portavoce Murat Ongün aggiunge che Imamoglu ha ricevuto una convocazione dai magistrati per “deporre” sulla vicenda.
Il primo cittadino è considerato il rivale più accreditato di Erdogan alle elezioni presidenziali in programma nel 2023. L’atteggiamento definito “irrispettoso” sarebbe emerso in un filmato rilanciato in rete e condiviso dagli utenti, mentre gli si trovava al cimitero della moschea di Fatih per la cerimonia dell’anniversario della conquista di Costantinopoli. Il video avrebbe spinto l’ispettorato dei Beni pubblici ad aprire una indagine e richiedere l’interrogatorio del sindaco di Istanbul.
Maometto II, in ottomano Mehmet II, detto anche “il Conquistatore” (1432-1481), è stato il settimo sultano dell’Impero ottomano, salito al potere a 13 anni ma sovrano effettivo dal 1451. A lui si deve la conquista di Costantinopoli (1453) a soli 21 anni di età, che da decenni resisteva agli assalti dei turchi. La caduta della città ha segnato anche la fine dell’Impero romano d’Oriente dopo oltre mille anni di esistenza.
Fonti dell’opposizione riferiscono infine che Imamoglu sarebbe sotto inchiesta anche per alcuni (presunti) incontri con esponenti del partito filo-curdo Hdp (Partito democratico dei popoli), accusato da Ankara di essere il braccio politico del Pkk. All’indomani del fallito golpe del 2016 il partito ha subito una vera e propria campagna di repressione, con l’arresto di centinaia di esponenti e capi, fra i quali il leader Selahattin Demirtas.