Solo un russo su dieci festeggerà la Pasqua in chiesa
Mosca (AsiaNews) - I russi si preparano a festeggiare, il prossimo 5 maggio, la Pasqua ortodossa. Mentre la stragrande maggioranza della popolazione (72%) si atterrà ad alcune usanze tradizionali, come quella di dipingere le uova, solo un russo su dieci (11%) si recherà in chiesa. A rivelarlo è un sondaggio condotto a fine aprile dal centro indipendente Levada, come riporta l'agenzia Interfax. Secondo la ricerca, i fedeli che si recheranno in chiesa per la veglia pasquale saranno per lo più persone al di sopra dei 55 anni di età e abitanti di piccoli centri. Il 27% degli intervistati ha detto che festeggerà la Pasqua recandosi al cimitero, come'è di usanza in Russia.
Un altro sondaggio del centro Vtisom, ha rilevato, invece, che il 42% di chi si dichiara ateo festeggerà comunque la Pasqua, preparando i piatti tipici della tradizione come il kulich, una sorta di dolce lievitato e glassato.
La domenica delle Palme si è celebrata lo scorso 28 aprile. Qui si chiama Domenica della Verbena, perché sono i rami di questa pianta a essere usati durante la liturgia, che apre la Settimana Santa a tutti gli effetti. Con la Pasqua finisce il cosiddetto Grande Digiuno (la Quaresima russa). Il 4 maggio arriverà dalla Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme la Luce Sacra, con cui nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca saranno accese migliaia di candele per la veglia pasquale.
Durante questa funzione, il sacerdote officiante toglie simbolicamente il sudario dal sepolcro ed esce dalla chiesa con un corteo alla ricerca del corpo di Cristo. Dopo avere compiuto un percorso prestabilito annuncia ai fedeli: "Christos voskrès!" (Cristo è Risorto!). E i fedeli rispondono: "Voistinu voskres" ('Veramente è risorto'). Questa formula è anche quella utilizzata per farsi gli auguri tra parenti e amici.
Aprendo la Settimana Santa, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion, ha invitato i fedeli a "dedicare tutta la loro vita a Dio", ricordandolo anche nelle "azioni più semplici" di tutti giorni e non solo in occasione delle festività religiose. Dal canto suo, l'arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, ha rivolto un appello anche all'opposizione di piazza, che il 6 maggio ha indetto una manifestazione di protesta al centro di Mosca, nell'anniversario dei violenti scontri tra manifestanti e polizia avvenuti l'anno scorso in una delle dimostrazioni anti-Putin. "Probabilmente le persone hanno diritto di esprimere le loro idee politiche anche in un giorno come questo - ha dichiarato in una conferenza stampa - ma l'essenziale è ricordare che si tratta di un giorno speciale, un giorno di pace, gioia, fratellanza e perdono reciproco".
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