Sisma in Giappone: si aggrava il bilancio delle vittime, gli sfollati criticano il governo
Le persone evacuate sono quasi 250mila. Lamentele per le razioni di cibo troppo scarse e l’insufficienza d’acqua. Secondo la polizia 11 persone sono disperse e si temono nuove scosse nei prossimi giorni. La borsa di Tokyo cede il 3,2%.
Tokyo (AsiaNews) – Si aggrava il bilancio del doppio terremoto che nel giro di 48 ore ha colpito l’isola di Kyushu (sud-ovest), il 14 e il 16 aprile scorsi. Il numero delle vittime è salito a 42, la gran parte delle quali causate dalla seconda scossa di magnitudo 7,3. Quasi 250mila persone sono sfollate e le autorità giapponesi hanno lanciato l’allarme perché si temono ulteriori terremoti nei prossimi giorni. Sono almeno 30mila le persone impegnate nelle operazioni di soccorso, con soldati e membri della Croce Rossa. Secondo la polizia i dispersi sono 11, mentre in 1000 sono rimasti feriti. I gravi danni ad infrastrutture e case non sono ancora stati calcolati.
Gli aiuti forniti dal governo alle persone evacuate hanno suscitato qualche critica. Alcune famiglie si sono lamentate per le scarse razioni di cibo che vengono distribuite (circa due palle di riso a testa per cena) altre per la mancanza di acqua e la conseguente impossibilità di lavarsi. Il primo ministro Shinzo Abe ha risposto che il governo sta facendo il massimo per garantire una piena ripresa della zona.
La doppia catastrofe ha colpito in modo duro anche la finanza nipponica. La borsa di Tokyo ha ceduto il 3,2% nella mattina di oggi, con gli investitori che temono l’impatto dei terremoti sull’industria manifatturiera. Giganti come Toyota, Sony e Honda hanno interrotto la catena di produzione nell’area colpita dai terremoti.
Il sisma del 16 aprile ha colpito all’1.25 della notte, vicino alla città di Kumamoto, teatro del primo sisma, di magnitudo 6,4. Le due scosse sono le più forti a colpire il Giappone dopo il terremoto di magnitudo 9 che nel 2011 causò il maremoto e il seguente disastro di Fukushima, l’esplosione della centrale nucleare. In quell’occasione i morti furono almeno 18mila.
Il Giappone è una delle zone sismiche più attive al mondo, con il 20% del totale dei terremoti che si registrano ogni anno sulla terra di magnitudo 6 o maggiore. In media i sismometri registrano attività, anche di lieve entità, ogni cinque minuti. Per questo gli edifici del Paese sono fra quelle costruiti con i migliori criteri antisismici e le autorità hanno realizzato, nel tempo, un efficace sistema di allerta.