Siro-malabaresi: scontro anche alle ordinazioni sacerdotali
Contestazione anche in occasione del rito a lungo rinviato. L'amministrazione apostolico della diocesi "ribelle" di Ernakulam-Angamaly ha condizionato l'ammissione al rito per i nuovi preti a una dichiarazione giurata in cui si impegnano a celebrare secondo il rito "uniforme" adottato dal Sinodo. E in una circolare ha vietato a preti e laici di partecipare ad associazioni che "criticano la posizione ufficiale della ChIesa".
Kochi (AsiaNews) - Nello scontro sulla liturgia che dal 2021 non smette di dilaniare la Chiesa siro-malabarese anche le ordinazioni dei nuovi sacerdoti dell’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly sono diventate l’occasione per nuove spaccature. Dopo un lungo rinvio otto diaconi sono stati ordinati preti durante una celebrazione tenuta il 4 novembre nel Seminario minore del Sacri Cuore a Thrikkakara.
L’amministratore apostolico mons. Bosco Puthoor ha accettato di procedere solo dopo che i diaconi hanno presentato una dichiarazione giurata in cui accettavano di svolgere le funzioni sacerdotali seguendo le leggi della Chiesa, con particolare riferimento alla modalità “uniforme” della celebrazione della Sacra Qurbana, la liturgia eucaristica delle comunità malabaresi, da anni fonte di tensioni nella Chiesa di Ernakulam-Angamaly. In una circolare del 30 ottobre il vescovo Puthur ha anche chiesto ai sacerdoti e ai laici di non associarsi a “organizzazioni che criticano la posizione ufficiale della Chiesa o sminuiscono la sua leadership sui social media”. Nel circolare inoltre il presule annuncia anche la sorveglianza della polizia fuori dagli uffici della Curia, vietando "ogni raduno senza il permesso dell'amministratore apostolico".
Le reazioni non si sono fatte attendere. “Quasi 200 sacerdoti hanno partecipato alla cerimonia di ordinazione - racconta ad AsiaNews p. Kuriakose Mundadan, segretario del consiglio presbiterale dell'arcidiocesi -. Di solito in questo tipo di celebrazione la prima parte è l'ordinazione e poi viene celebrata la prima Messa. Molti sacerdoti dell'arcidiocesi hanno partecipato alla cerimonia di ordinazione, ma hanno boicottato la prima Messa dei nuovi sacerdoti con Mar Bosco Puthoor per esprimere la loro insoddisfazione per le recenti nomine e per non aver permesso loro di celebrare la Messa di fronte al popolo come avviene in quasi tutte le parrocchie dell'arcidiocesi”. “I sacerdoti – continua p. Mundanan - si sono anche riuniti approvando una risoluzione che chiede all'Amministratore Apostolico di ripristinare immediatamente gli organi canonici nell'arcidiocesi”.
Anche i rappresentanti del forum Almaya Munnettam hanno aspettato la fine della celebrazione per esprimere al vescovo Puthur la loro protesta contro la circolare del 30 ottobre, che alcuni gruppi di fedeli avevano anche bruciato al termine delle liturgie domenicali del 3 novembre. Il gruppo ha anche dichiarato l’intenzione di boicottare l'amministratore apostolico in tutte le sedi pubbliche, non approvando la nomina dei nuovi membri della curia.