Siro-malabaresi: papa Francesco invia delegato per risolvere la disputa con l'arcidiocesi ribelle
Il pontefice ha scelto l'arcivescovo Cyril Vasil nel tentativo di porre fine alla crisi emersa nella l’archeparchia di Ernakulam-Angamaly, che si è finora rifiutata di adattarsi al rito "uniforme" in vigore dall'estate del 2021. Dopo 11 anni di servizio come segretario del dicastero per le Chiese orientali, il presule è stato nominato amministratore apostolico dell'eparchia di Košice, in Slovacchia.
Kochi (AsiaNews) - Papa Francesco ha nominato un delegato pontificio per l’archeparchia (arcidiocesi) di Ernakulam-Angamaly scegliendo l’arcivescovo Cyril Vasil, vescovo dell'eparchia (diocesi) di Košice della Chiesa greco-cattolica slovacca ed ex segretario del dicastero per le Chiese orientali. Il Santo Padre ha così accolto la richiesta presentata a giugno dall’arcivescovo maggiore dei siro-malabaresi, il cardinale George Alencherry, che chiedeva un delegato papale nel tentativo di porre fine alla disputa originata dal compromesso sulla forma unica della celebrazione della Santa Qurbana, la Messa della tradizione locale.
La liturgia “uniforme” - soluzione di compromesso tra modalità diverse precedentemente in uso - prevede che nella prima parte della celebrazione e nella liturgia della Parola il sacerdote sia rivolto verso i fedeli, per poi girarsi verso l'altare (“nella direzione in cui guardano anche i fedeli”) nella parte centrale, quella della consacrazione e dei riti eucaristici. Nella parte conclusiva, infine, dopo la comunione, il celebrante torna di nuovo a guardare verso l'assemblea.
Ma questa soluzione, decisa dal Sinodo siro-malabarese nell’estate 2021 a seguito di diversi appelli all’unità lanciati da papa Francesco, è stata osteggiata dall’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly e dal suo clero, che ha finora rifiutato di applicarla.
In una nota firmata da p. Abraham Kavilpurayidathil, cancelliere arcivescovile maggiore della Chiesa siro-malabarese, si legge che “il Santo Padre ha nominato il suo delegato speciale per studiare la situazione attuale e proporre le modalità per porre fine alla crisi emersa nell'archeparchia di Ernakulam-Angamaly”. La proposta era emersa per la prima volta a inizio maggio ed è stata poi discussa dal Sinodo dei vescovi della Chiesa di rito orientale a giugno.
“Il delegato pontificio arriverà il 4 agosto 2023”, continua la comunicazione, e “sarà accompagnato da p.Sunny Kokkaravalayil, attualmente professore di diritto canonico presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma”. Inoltre “l’arcivescovo Andrews Thazhath continuerà ad amministrare l'Archeparchia in qualità di amministratore apostolico”.
Nato nel 1965 a Košice, in Slovacchia, l'arcivescovo Cyril Vasil è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dopo aver conseguito il dottorato in diritto canonico, ha prestato servizio presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma come professore e poi rettore dell'Istituto. Nel 2009 è stato nominato segretario del dicastero per le Chiese orientali ed è stato ordinato arcivescovo. Dopo 11 anni di servizio, è stato nominato amministratore apostolico dell'eparchia di Košice nel 2020 e poi suo secondo vescovo nel 2021.
L’arcivescovo Cyril Vasil ha inoltre rappresentato il pontefice alle esequie del defunto arcivescovo maggiore, il cardinale Varkey Vithayathil, nel 2011. Nel gennaio 2018 è intervenuto al Sinodo dei vescovi della Chiesa siro-malabarese e ha partecipato all’assunzione dell'ufficio del vescovo di Shamshabad.
18/08/2023 12:16