Siro-malabaresi, dal 28 novembre il rito 'uniforme'
Nonostante le contestazioni il Sinodo ha stabilito di andare avanti con l'introduzione della modalità unica di celebrazione della liturgia, che vedrà il celebrante rivolgersi verso i fedeli nei riti iniziali ma poi girarsi verso l'altare nella parte centrale. Ammesse alcune eccezioni nelle eparchie dove i contrari sono più numerosi, ma solo fino alla Pasqua 2022.
Kochi (AsiaNews) - Nonostante la forte opposizione di una parte del clero e dei fedeli, il Sinodo dei vescovi siro-malabaresi ha scelto di andare avanti nella strada di una modalità uniforme di celebrazione della Santa Qurbana, la liturgia eucaristica di questo rito orientale. A conclusione dei lavori ieri sera l'arcivescovo-maggiore dei siro-malabaresi, il cardinale George Alencherry “secondo la decisione unanime del Sinodo” ha diffuso un decreto che stabilisce che dal 28 novembre, prima domenica d'Avvento, venga adottato in tutte le eparchie il rito “uniforme”.
Questa modalità prevede che nella prima parte della celebrazione e nella liturgia della Parola il sacerdote sia rivolto verso i fedeli, per poi girarsi verso l'altare (“nella direzione in cui guardano anche i fedeli”) nella parte centrale, quella della consacrazione e dei riti eucaristici. Nella parte conclusiva, infine, dopo la comunione, il celebrante tornerà di nuovo a guardare verso l'assemblea.
La soluzione adottata ricalca l'indicazione che era già emersa nel 1999 ed è stata approvata dalla Congregazione per le Chiese orientali, ma aveva incontrato forti resistenze soprattutto in quelle comunità dove la liturgia attualmente avviene con il celebrante rivolto verso i fedeli durante l'intero rito. In una lettera inviata il 3 luglio scorso alla Chiesa siro-malabarese papa Francesco scriveva che "la Santa Sede guarda con particolare approvazione e incoraggiamento all’accordo raggiunto unanimemente dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa siro-malabarese nel 1999 - e ripetutamente confermato negli anni successivi - per un modo uniforme di celebrare la Santa Qurbana, considerandolo un importante passo verso la crescita della stabilità e della comunione ecclesiale in seno all’intero corpo della vostra amata Chiesa".
Il decreto diffuso a conclusione del Sinodo prevede la possibilità di alcune eccezioni per un periodo limitato, che dovrà concludersi con la prossima Pasqua, il 17 aprile 2022. “I vescovi di alcune eparchie che hanno espresso le loro difficoltà ad attuare la decisione nell'intera eparchia - si legge nel decreto - potranno introdurre la modalità uniforme della celebrazione il 28 novembre 2021 iniziando dalle cattedrali, dai luoghi di pellegrinaggio, dalle comunità religiose, dalle parrocchie dove è possibile, dai seminari minori e da altri centri di formazione. Attraverso una catechesi efficace, la modalità uniforme potrà essere gradualmente introdotta nell'intera eparchia appena possibile e comunque non oltre la Pasqua 2022”. Il decreto specifica che in nessun luogo saranno ammesse eccezioni per le celebrazioni eucaristiche presiedute dai vescovi.
19/03/2022 11:08
29/11/2021 13:26