Siria, almeno 700 morti fra miliziani e civili nella lotta intestina fra i ribelli anti-Assad
Damasco (AsiaNews/ Agenzie) - Lo Stato islamico dell'Iraq e del levante (Isil) vince la battaglia contro i gruppi ribelli islamisti siriani e riconquista la provincia di Raqqa. In queste ore sono in corso violenti combattimenti nella provincia di Aleppo.
Secondo fonti locali la guerra intestina fra i ribelli per la conquista di Raqqa è terminata in un massacro. I miliziani dell'Isil avrebbero giustiziato almeno 100 prigionieri appartenenti ai gruppi di al-Nousra (formazione di al-Qaeda in Siria) e delle brigate Ahrar al-Sham. Essi erano stati catturati nei giorni scorsi durante la presa della città di Tel Abiad situata al confine con la Turchia. In dieci giorni il conflitto intestino fra i ribelli anti-regime ha fatto almeno 700 morti di questi oltre 500 sono miliziani, mentre i civili uccisi dai 16 attentati suicidi compiuti dall'Isil ad Aleppo, Idlib, Homs e Raqqa sarebbero circa 100.
La coalizione dei Mujahideen per combattere gli estremisti dell'Isil è nata lo scorso 3 gennaio e riunisce 8 gruppi ribelli di varie fazioni: Free Syrian Army, Ahrar al-Sham, i terroristi di Al-Nusra, gruppo legato ad al-Qaeda rivale dell'Isis. In un comunicato ufficiale la nuova coalizione anti-Isis spiega "di voler difendere i ribelli e l'onore della Siria". I miliziani affermano che combatteranno contro "l'Isis, che ha violato i dettami di Allah, finché esso non annuncerà la sua dissoluzione".
Il regime di Assad ha approfittato dello scontro fra i ribelli per continuare la sua offensiva contro Homs e Aleppo. Secondo fonti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, ieri nella sola Homs almeno 20 civili sono morti sotto i bombardamenti dell'aviazione siriana.